La manifestazione contro l’anniversario dello sbarco alleato, arriva la condanna per il pacifista Vaccaro

 
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Gela. Condanna a sette mesi di reclusione per il pacifista Turi Vaccaro.

La difesa puntava sul contenuto di alcuni video. La decisione è arrivata dal giudice Tiziana Landoni. L’attivista è finito a processo dopo i fatti legati alla contromanifestazione organizzata dai movimenti, compreso quello No Muos, nell’estate di tre anni fa. La contestazione venne organizzata contro le celebrazioni dello sbarco alleato sulle coste locali. Vaccaro fu arrestato, nei pressi del lungomare Federico II di Svevia, dopo aver tentato di salire sul tettuccio di un’auto di servizio della polizia, scalzo e suonando un flauto. La condanna è arrivata con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Stando alle accuse, infatti, avrebbe anche colpito gli agenti intervenuti. L’assoluzione, invece, è arrivata per il presunto danneggiamento della stessa auto di servizio. L’avvocato Carmelo Tuccio, legale di fiducia dell’imputato, ha escluso qualsiasi violenza da parte dell’attivista presente alla contromanifestazione. In base a quanto ricostruito dalla difesa, i video registrati durante quei concitati minuti avrebbero, al contrario, mostrato una semplice resistenza passiva di Vaccaro che, in realtà, non colpì in nessun modo gli agenti intervenuti. Uno dei video venne mostrato in aula durante l’udienza di convalida successiva all’arresto. La pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Giampiero Cortese, aveva già chiesto la condanna ad otto mesi di detenzione.

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