La maxi inchiesta sul disastro ambientale, la giunta attende gli atti e i grillini aspettano al varco

 
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Gela. “Fino ad ora, non abbiamo ricevuto gli atti giudiziari. Come parte offesa, vogliamo analizzarli”. La giunta aspetta gli atti. L’assessore Fabrizio Morello, così come già sostenuto dal sindaco Domenico Messinese, attende di valutare l’intera documentazione legata all’inchiesta penale chiusa nelle scorse settimane dai magistrati della procura locale. Ci sono ventidue indagati, tutti ex dirigenti e tecnici di Eni ed Enimed, che dovranno rispondere di disastro ambientale e della mancata attivazione di tutte le procedure di bonifica dettate dalla legge. Un’indagine che ha preso forma partendo da altre inchieste parallele. Così, la giunta attende gli atti per poi poter decidere di costituirsi parte civile.

I grillini…attendono. Una scelta che viene attesa anche dagli ex sostenitori dell’amministrazione Messinese, ovvero i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. “Sicuramente – dice Virginia Farruggia presidente della commissione comunale ambiente e sanità – è un procedimento penale molto importante. Siamo veramente interessati a capire come si muoverà l’amministrazione comunale su questo versante. Per noi, è chiaro che sia necessaria la costituzione di parte civile del Comune”. Insomma, i grillini attendono le mosse della giunta, eventualmente pronti a bacchettarla nuovamente nel caso di un eventuale passo falso. Il Movimento 5 Stelle, fin dal primo momento, si è schierato per la costituzione di parte civile dell’ente nel procedimento penale che si avvia verso l’udienza preliminare, come annunciato nelle scorse settimane dal procuratore capo Lucia Lotti che ha coordinato l’intera inchiesta insieme agli altri magistrati della procura.

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