“La nave arcaica nel Museo del mare”, nasce comitato: “Regione sblocchi i cantieri”

 
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I resti della nave arcaica

Gela. L’ennesimo finanziamento che potrebbe prendere il volo verso altri lidi. I lavori per il Museo del mare nell’area di Bosco Littorio non sono mai stati avviati, nonostante anche la fase dei ricorsi amministrativi si sia conclusa, con la conferma dell’aggiudicazione all’Ati composta da Euroinfrastrutture srl e Gf costruzioni srl. L’amministrazione comunale, con finanziamenti di Eni, compresi due milioni di euro delle compensazioni, ha deciso che per ora la nave arcaica verrà esposta nell’ex Monastero delle benedettine. Una soluzione che non convince tanti esperti, data la fragilità dei reperti. Così, nasce un comitato di lotta, contro la soluzione dell’ex monastero. Lo annuncia Giuseppe Alessi dell’associazione “Archeo-Ambiente”. “Per bloccare l’esposizione provvisoria del relitto della nave greca nel monastero delle benedettine – si legge in una nota – contemporaneamente per spingere il Dipartimento alla Programmazione della Regione a disporre i cinque milioni di euro per la costruzione del Museo della navigazione con il rilascio dell’autorizzazione alla ditta vincitrice del ricorso, così ad aprire il cantiere”.

Il sospetto di tanti, anche se non confermato da carte ufficiali, è che con il tempo trascorso anche il finanziamento regionale possa dissolversi nel nulla, facendo fallire l’ennesimo progetto in città. Tra i più convinti che la soluzione sia solo il Museo del mare c’è il subacqueo Franco Cassarino, che negli anni ha contribuito in modo determinante alle scoperte.

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