La zona franca urbana, a che punto eravamo rimasti? Sono 411 le aziende locali ammesse

 
0

Gela. Sono 411 le imprese che aderiscono ai vantaggi fiscali e godono dei contributi previsti nelle aree che ricadono all’interno della Zona franca urbana (Zfu). Ancora pochi i contributi elargiti. Sette concessioni sono state sospese, per un importo previsto di 260 mila euro. Su un totale concesso di 13 milioni 846 mila euro le iniziative ammesse hanno già fruito di un primo acconto di 1 milione 903 mila euro. Le imprese che hanno goduto per intero della somma prevista dal progetto approvato sono 25, 16 delle quali appartengono a progetti presentati dalle Società a responsabilità limitata (srl). La maggior parte dei progetti (170) hanno fruito di appena il 25 per cento delle agevolazioni previste. Ben 179 imprese non hanno ancora ottenuto un centesimo. Sno a bocca asciutta le iniziative per la forniutra di energia, assicurazione sociale obbligatoria, attività in favore delle famiglie e personale domestico, estrazioni di minerali da cave.

In testa le attività legate al commercio. Al contrario, recitano la parte da leone le iniziative legate al commercio all’ingrosso e al dettaglio e le officine meccaniche, i cui 171 progetti hanno ottenuto una concessione pari a 5 milioni 852 mila euro. Seguono a ruota le 52 imprese di manifattura con 1 milione 727 mila euro; 48 imprese di costruzioni (euro 1.553.078,51); 42 attività alberghiere e di ristorazione (euro 1.492.214,45) e 24 imprese di noleggio auto e agenzie di viaggio (euro 774.912,02). Nella lunga lista figurano anche 9 progetti di imprese che si occupano di formazione e comunicazione. Sono questi i dati aggiornati a luglio 2015 forniti dal ministero dello Sviluppo economico, direzione generale per gli incentivi alle imprese, Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) e Anci (Associazone nazionale Comuni italiani), riferiti al primo rapporto delle agevolazioni fiscali e contributive legate alle imprese localizzate nelle Zone franche urbane riconosciute a Gela, Priolo, Milazzo e successivamente estese a 16 diversi comuni siciliani.

Che fine ha fatto lo sportello d’orientamento? E’, invece, finito nel dimenticatoio lo sportello di orientamento annunciato dalla precedente amministrazione comunale per agevolare l’accesso al microcredito e una formazione alle imprese e ai giovani. Doveva essere realizzato con fondi comunali ma dopo l’annuncio dell’allora primo cittadino, Angelo Fasulo, non se n’è fatto nulla. La precedente amministrazione aveva annunciato un intervento del governo regionale per integrare nuove somme ai 13 milioni 846 mila euro messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico, per cercare di soddisfare tutti le richieste ammesse alle agevolazioni della Zona franca urbana. Durante una prima scrematura, erano state agevolate le iniziative al femminile e le nuove partita iva, quest’ultime rappresentavano il 28 per cento di tutte le richieste presentate e approvate.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here