Le aree dismesse Eni, “i progetti rimangono tutti in lizza”: quando partono le bonifiche?

 
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Gela. “Allo stato attuale, sono tutti progetti validi che rimangono in lizza per l’eventuale insediamento”. “Alcuni andranno più speditamente”. Il vice sindaco Simone Siciliano ritorna sulla questione delle aree dismesse Eni, adesso contese da più aziende con l’obiettivo di avviare nuove attività produttive. “I progetti che sono stati presentati, anche in base al bando reso pubblico da Confindustria Centro Sicilia – continua – stanno seguendo l’iter previsto in questi casi. Ovviamente, alcuni di questi avranno una speditezza maggiore, perché possono comunque contare su passaggi amministrativi già adeguatamente superati”. Le richieste di insediamento sono arrivate, in gran parte, da aziende già presenti sul territorio. Tra i nodi da risolvere, però, c’è soprattutto quello delle bonifiche delle aree dismesse Eni. Gli eventuali nuovi siti produttivi potranno concretizzarsi solo in aree sottoposte alle procedure di bonifica previste dalla legge e finanziate, almeno sulla carta, proprio da Eni. Una questione, negli scorsi mesi, sollevata dalla commissione comunale ambiente e sanità, presieduta dall’esponente del Movimento 5 Stelle Virginia Farruggia, e dall’indipendente Carmelo Casano. Insomma, prima bonificare e poi produrre. Al tavolo di confronto proprio sul caso bonifiche, convocato negli scorsi giorni al Ministero dell’ambiente, grande assente è stato il presidente della Regione Rosario Crocetta. Una sedia vuota, la sua, che ha fatto storcere il naso anche ai sindacati. Adesso, infatti, sarà necessaria una nuova riunione per cercare di mettere nero su bianco i primi interventi di bonifica.

 

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