“Le primarie del Pd? Io venni truffato…”: Speziale conferma il no alla candidatura

 
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Gela. “Prima dei fatti di Genova ci furono quelli di Gela. Ricordo a tutti che, quasi due anni fa, io venni truffato durante lo svolgimento delle primarie del Partito Democratico per la scelta dei candidati alle elezioni politiche.

Se non ci fossero state tutte quelle anomalie, io sarei già deputato. In alcuni comuni della provincia ci furono molti più votanti degli iscritti al Pd”. “Dubbi sull’uso delle primarie”. Lillo Speziale, già deputato regionale all’Ars, risponde così davanti all’ipotesi che, ancora una volta, siano necessarie le primarie di partito, o al massimo di coalizione, per scegliere il candidato a sindaco che dovrebbe portare avanti le istanze del centro sinistra alle prossime amministrative. “Non metto in discussione la validità delle primarie, previste peraltro dallo statuto del Partito Democratico – spiega – ma ho forti dubbi su come questo strumento venga utilizzato”.

Speziale si tira fuori. Speziale, comunque, ribadisce di volersi tirare fuori da qualsiasi ipotesi di sindacatura. “Ringrazio tutti quelli che, in questi mesi, me lo hanno chiesto e continuano a farlo – ammette – io, però, non sono assolutamente candidato a sindaco né, tantomeno, mi può interessare l’ingresso in qualsiasi tipo di giunta. Il mio ruolo, oramai, può essere solo quello di favorire processi politici”. Fasulo, quindi, rimane il concorrente più accreditato? “Il sindaco Angelo Fasulo – conclude – è l’uscente. Ha tutto il diritto di rivendicare una nuova candidatura. Allo stato attuale, non mi risultano altre candidature ufficiali nel partito”.

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