Limiti Aia più rigidi, nuove osservazioni dall’Eni: se ne riparlerà tra dieci giorni

 
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Gela. Un supplemento di osservazioni presentato dai manager di raffineria sul fronte delle emissioni generate dalla centrale termoelettrica. Per questa ragione, saranno necessari almeno altri dieci giorni prima di potersi esprimere.

E’ la novità emersa dalla conferenza di servizi conclusasi tra i tavoli del ministero dell’ambiente a Roma.
Nessuna decisione definitiva. Tutto, infatti, gira intorno alle integrazioni da apportare all’Aia rilasciata ai responsabili locali di Eni nel dicembre di due anni fa. Lo scorso 20 maggio, infatti, i tecnici dell’azienda hanno depositato ulteriori osservazioni ai nuovi vincoli imposti dai funzionari del ministero.
Adesso, spetterà ai componenti della commissione Aia-IPPC emettere il verdetto. Le distanze più difficili da colmare, allo stato attuale, sembrano proprio quelle relative alle emissioni prodotte dalla centrale termoelettrica della fabbrica.
Da tempo, i dirigenti di raffineria lamentano i ritardi nel procedimento amministrativo e tecnico che, stando ai loro timori, rischierebbero addirittura di mettere in discussione l’intero investimento da settecentomilioni di euro già programmato per il sito di contrada Piana del Signore.

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