Lo uccisero a Fondo Iozza 15 anni fa, parte l’udienza preliminare per l’omicidio Sotti

 
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Gela. Si apre a febbraio l’udienza preliminare scaturita dalle indagini che, a ormai quindici anni di distanza, condussero a individuare i due presunti killer dell’allora ventiduenne Orazio Sotti.

Ucciso davanti l’abitazione di Fondo Iozza. Il giovane venne freddato davanti al garage della sua abitazione nella zona di Fondo Iozza. Lo scorso marzo, le indagini condotte dagli agenti di polizia del commissariato e da quelli dell’aliquota della procura fecero scattare due provvedimenti d’arresto per i fratelli niscemesi Giuseppe e Salvatore Cilio. In base alla ricostruzione, sarebbero stati loro a prendere di mira e uccidere il ragazzo. Dietro l’azione di morte, presunte rivalità sentimentali. Allo stato attuale, anche se sono ancora pendenti i ricorsi in Cassazione presentati dai loro difensori di fiducia, i due fratelli rimangono reclusi.

Genitori e familiari parti civili. I familiari e i genitori della vittima, Giuseppe Sotti e Paolina Bilardi, hanno deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Giuseppe Cascino. I fratelli Cilio, invece, sono difesi dagli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui. Proprio i genitori del giovane idraulico hanno dato una continua spinta alle indagini nel tentativo, nonostante il tempo trascorso, d’individuare i killer.

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