Martellate al rivale, tentato omicidio in centro storico: gup si astiene

 
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Gela. Ha emesso un provvedimento di proroga delle indagini in un procedimento collegato. Per questo motivo, il gup Lirio Conti ha accolto l’istanza delle difese, astenendosi. Non sarà lui a giudicare Giuseppe Rinella e Simone Rinella (padre e figlio), Roberto Asmetto e Salvatore Vella, tutti accusati di tentato omicidio. Sarebbero stati loro ad aggredire un giovane, probabilmente ritenuto responsabile di uno “sgarbo” sentimentale. Una ragazza contesa sarebbe stata la ragione che avrebbe indotto i Rinella a colpire ripetutamente la vittima, poi finita in ospedale, con diverse fratture anche al cranio. Sarebbe stato raggiunto da colpi di martello, tra le strade adiacenti al centro storico. I legali di difesa, gli avvocati Ivan Bellanti, Giovanna Zappulla e Giuseppe Smecca hanno sollevato l’eccezione e tra una settimana sarà un altro giudice dell’udienza preliminare ad occuparsi del procedimento. I carabinieri del reparto territoriale arrivarono ai quattro, basandosi sulle dichiarazioni rese dal ferito, arrivato in condizioni critiche all’ospedale Vittorio Emanuele.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Simone Rinella l’avrebbe più volte colpito mentre il padre Giuseppe lo teneva fermo. Asmetto e Vella avrebbero fatto da palo. Accuse negate dai quattro. Simone Rinella, nel corso delle indagni, ha spiegato di essersi difeso da un’aggressione, mentre secondo i legali gli altri tre coinvolti non avrebbero avuto alcun ruolo. Il ferito è parte civile nel giudizio.

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