Medi group, aziende che otterranno contratti assorbiranno operai: “C’è impegno anche da Sicindustria”

 
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Operai Medi group davanti gli uffici Eni

Gela. L’impegno rimane invariato e adesso ha anche il sigillo di Sicindustria e Legacoop. I lavoratori di Medi group dovranno essere ricollocati nelle aziende che si aggiudicheranno i contratti, fino a qualche settimana fa ancora nella disponibilità del gruppo edile, ora in liquidazione. Questa mattina, i confederali di Cgil, Cisl e Uil, le segreterie di categoria (Fillea, Filca e Feneal), la stessa Legacoop, il curatore nominato dal giudice che segue la procedura in corso e il consulente del lavoro, si sono incontrati, su convocazione degli industriali (con il presidente Sicindustria Caltanissetta Domenico Lorefice). Nell’immediato, come era già stato spiegato nel corso di un tavolo in prefettura, si va verso l’attivazione del comitato dei creditori e del successivo esercizio provvisorio, che dovrà avere il via libera proprio dai creditori. In questa fase, l’eventuale rientro nei cantieri servirà solo a sistemare i conti aziendali. Pensare ad un rilancio non sembra per nulla possibile. Una delegazione di operai ha preso parte al vertice di questa mattina. Non ci potranno essere anticipazioni delle spettanze arretrate, a carico di Eni. E’ una strada che non può essere intrapresa con l’attuale stato di Medi group. I sindacati puntano tutto su procedure che possano essere celeri. Dopo l’incontro nisseno in Sicindustria, confederali e segretari di categoria hanno incontrato i lavoratori in presidio in raffineria. Reclamano quello che fino ad oggi non hanno ancora ricevuto ma anche una certezza occupazionale. Sia Sicindustria che Legacoop cercheranno inoltre di individuare spazi utili per eventualmente iniziare a collocare i primi operai in altre aziende, in attesa che successivamente si passi alla gara per i contratti.

“Noi continueremo a vigilare – dice il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada – non si devono perdere posti di lavoro ma al contempo con i dipendenti Medi group siamo stati molto franchi. La situazione è ancora difficile ma anche Sicindustria si vuole impegnare per mantenere l’occupazione. L’impegno è massimo da parte di tutti”. Dalle prossime ore, così hanno riferito i lavoratori, il presidio ai tornelli di ingresso dello stabilimento Eni inizierà ad essere allentato. Gli operai continueranno a stazionare nell’area esterna del sito, nell’attesa di sviluppi ulteriori.

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