“Mi sento tradito dai Giuda diventanti voltagabbana e dal dirigente”, Greco: “Criticità dal 2015”

 
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Gela. Una catena di omissioni e scarsa capacità, alla base di una radicale soffernza dell’ente comunale. “La politica ha nominato dirigenti non all’altezza e questo in Comune si è visto negli anni”, ha detto il consigliere civico Rosario Faraci. “La responsabilità è di tutti – ha spiegato – di chi c’era venti anni fa e oggi va in televisione a dare soluzioni e di chi è in aula adesso. E’ mia, degli altri e dei consiglieri che stanno fuori dall’aula e hanno avuto assessori. Siamo qui a cercare di salvare il salvabile”.

“Le dimissioni del sindaco possono essere un alibi per i consiglieri che non vogliono fare il loro dovere? – il dubbio l’ha posto il sindaco Lucio Greco nel suo intervento – per un’intera serata si è parlato di sfiducia e di dimissioni del sindaco. E’ un alibi per non votare il dissesto. E’ un provvedimento estremo. Le soluzioni erano due, il riequilibrio o il dissesto. Nel Vangelo c’è il tradimento di Giuda Iscariota e c’è chi è stato eletto in maggioranza, con un programma elettorale, e poi sono diventati voltagabbana saltando il fosso. Sono i più accaniti. Non hanno mai spiegato le ragioni. Ai cittadini interessa capire perché siamo arrivati a questo punto. Mi sono sentito tradito. Ci sono anche i Giuda che hanno messo la firma finale sulla sfiducia. Rimane il marchio nella vita. Mi sono sentito tradito dall’ex dirigente al bilancio che si è dimesso. Mi meraviglio di consiglieri che magari non sanno fare il loro compito. Questo collegio dei revisori ha messo in luce la situazione. Noi forse non abbiamo capito subito quello che c’era ed è stato poi riportato nelle relazioni anche dell’Ifel. Sono abituato a confrontanrmi sugli atti e non sulla fuffa mediatica. Alcuni consiglieri che hanno anche ricoperto il ruolo di presidente del civico consesso mi criticarono perché non trasmisi il bilancio con parere negativo dei revisori. Chi parla di amministratore delegato non ha capito nulla e si deve vergognare. La festa patronale? Abbiamo la spesa bloccata. Non possiamo spendere un euro. So io quanto mi ha fatto male non poter garantire neanche una minima spesa. A me fa male. E’ vero che il Comune ha un’enorme cassa ma sarebbe bastato leggere tutti i verbali del collegio e le relazioni della segreteria e dell’Ifel. Se fosse bastata quella cassa non saremmo qui a parlare di dissesto. Non c’era altra scelta. Le criticità partono almeno dal 2015. Di che cosa parliamo? Quello dell’amministrazione è stato un operato coraggioso. Le criticità non si potevano cambiare. Il sindaco non può assumere, il Comune non può farlo. Tra i primi atti, ci fu quello dei concorsi ma si dovevano avviare anni prima. Ora siamo al collasso. Non sono buono ma sono cattivo se puniscono i dirigenti e poi sono buono e non sono cattivo se non assumo decisioni? Ma ci sono consiglieri che vengono a giocare? Dobbiamo avere certi valori, la serietà, la responsabilità e l’onestà intellettuale. E’ una situazione che parte da molto lontano. Chi è già stato consigliere comunale dovrebbe conoscere le debolezze di questo ente, organizzative e della pianta organica. Ci sono risorse che non possono essere rimpiazzate. Il dirigente al bilancio era memoria storica e aveva il dovere di rimanere perché l’avevamo confermato. Si è dimesso e siamo rimasti senza un dirigente a tempo pieno e tutto è diventato più difficile. Questo non esclude altre responsabilità che ci sono. Abbiamo disposto un’indagine amministrativa. Dirigenti erano stati accompagnati nella definizione del rendiconto 2021 ma hanno fatto registrare ritardi per il rendiconto 2022. Ci sono note sulla riscossione dei tributi e sul contenzioso. Ho avuto il coraggio da subito di invertire la rotta, di cambiare registro. Con quelle regole saremmo andati a sbattere. Oggi ho dovuto sentire invettive indegne. Ho il sospetto che a qualcuno possa dare fastidio una mia ricandidatura. Con coraggio stiamo portando avanti un risanamento. A qualche giovane consigliere neanche rispondo. Prima di chiederle a me le dimissioni, dovrebbero dimettersi loro. Credo che la gran parte dei dipendenti ha lavorato alacremente. La pianta organica è critica e la situazione di bilancio ci ha impedito di poterla implementare. Ci sono i fannulloni, come in tutte le amministrazioni. Sono preoccupato anche per i comportamenti di quattro consiglieri comunali di un partito che è al governo regionale e ha il premier. Non si sono presentati giustificando con una motivazione puerile. Hanno perso una grande occasione. L’ho detto ad alcuni di loro, non fatevi trascinare da chi non ha mai fatto il bene della città. Non è il momento della campagna elettorale”.

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