“Miss Universe” tra i siti archeologici, l’idea di d’Ovidio per esaltare la bellezza

 
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Nella foto: Francesca Graci, una delle prefinaliste nazionali di Miss Universe Italy

Gela. I reperti ed i siti archeologici della città hanno fatto da cornice alle bellezze del concorso Miss Universe, promosso in città da Mario d’Ovidio (agente unico regionale Sicilia e Calabria Miss Universe). Undici miss hanno posato in cinque diversi siti di interesse archeologico.

Gli shooting fotografici mirano, secondo quanto affermano Mario d’Ovidio e Veronica Caruso (direttrice organizzativa di Miss Universe), a dare lustro al patrimonio archeologico presente nella città.

“Accenderemo i riflettori sulle nostre miss nei punti strategici dei siti di interesse archeologico – assicura Veronica Caruso – quali, la colonna dorica, il museo archeologico, il parco archeologico delle Mura Timolontee, la Torre di Manfria, Castelluccio, tutto ciò che di meraviglioso la nostra storia ci offre”.

La città, in cui l’arte e l’archeologia sono protagoniste indiscusse, si è rivelata cornice ideale per soddisfare l’intento degli organizzatori di Miss Universe di coniugare la bellezza della donna con quella dell’arte.

Il concorso, oltre al patrimonio di Gela mira a valorizzare il patrimonio di tutte le location che ospiteranno le selezioni di Miss Universe.

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