Morì travolto dall’esplosione di un forno, gli atti non ritornano indietro dal gup

 
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Gela. Si apre senza ulteriori novità il dibattimento scaturito dalla morte, avvenuta nel gennaio di cinque anni fa, dell’operaio della società Ecorigen Salvatore Vittorioso. Il trentaquattrenne venne travolto dall’esplosione di un forno nella zona dell’isola tredici della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.

I difensori degli imputati, Francis Valeri, amministratore del gruppo, Antonio Viglianisi, Giulio Bonvissuto e la stessa Ecorigen, hanno messo in dubbio la regolarità del decreto di citazione a giudizio notificato proprio all’azienda. Per questa ragione, ne hanno chiesto la nullità e il conseguente ritorno davanti al giudice dell’udienza preliminare. Un’eccezione, alla fine, rigettata dal giudice Domenico Stilo. I familiari dell’operaio si sono costituti parte civile con gli avvocati Angelo Balsamo e Salvatore Buggea.
Lo stesso pubblico ministero Elisa Calanducci ha contestato l’eccezione difensiva. Adesso, l’attività istruttoria avrà inizio con l’udienza del prossimo 23 ottobre. Il giudice Stilo, comunque, verrà sostituito.

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