Morto in discarica, nuova inchiesta sulla fine di Iacona: chiuse indagini

 
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Rocco Iacona morì a Timpazzo

Gela. L’operaio Rocco Iacona, dipendente di una delle aziende impegnata nei servizi interni della discarica Timpazzo, perse la vita, a causa delle ferite riportate per essere stato schiacciato da una pala meccanica. L’incidente mortale si verificò proprio all’interno del sito di conferimento, in un’area non di cantiere. Per quanto accaduto, risponde di omicidio colposo l’operaio che manovrava la pala, Graziano Alecci. Il perito, già sentito in udienza, davanti al giudice Miriam D’Amore, ha parlato di anomalie nella pala meccanica, pare utilizzata nel tentativo di far ripartire un furgone, rimasto impantanato. Questa mattina, un professionista, indicato come responsabile civile, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ha fatto, su indicazione del legale di fiducia, perché risulta indagato in una nuova inchiesta, aperta sulla morte di Iacona. E’ stato formalizzato il provvedimento di chiusura indagini, che pare si concentri principalmente sugli imprenditori titolari delle aziende che lavoravano a Timpazzo ma anche sull’allora responsabile tecnico della discarica e su chi avrebbe dovuto assicurare i controlli. In quel periodo, la gestione di Timpazzo era in carico all’Ato Cl2. Un’indagine bis, sulla quale a breve la procura potrebbe avanzare richiesta di rinvio a giudizio, con la relativa fissazione dell’udienza preliminare. Due legali dei responsabili civili, gli avvocati Giuseppe Dacquì e Antonio Gagliano, hanno chiesto l’estromissione dei loro assistiti.

I legali di parte civile, che rappresentano i familiari dell’operaio morto (avvocati Vittorio Giardino e Carmelo Tuccio) si sono opposti. L’imputato, accusato di omicidio colposo, è invece rappresentato dal legale Giuseppe Cascino. E’ stata revocata l’audizione di uno dei carabinieri che si occupò delle indagini. Il pm Mario Calabrese ha confermato la chiusura delle indagini, nell’ulteriore filone investigativo avviato sulla morte di Iacona. Il giudice D’Amore si è riservata di decidere sulle richieste avanzate. Tra i legali dei responsabili civili, ci sono anche gli avvocati Giuseppe Scozzari e Francesco Salsetta.

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