“Nel patto per la città c’è posto per i partiti…”, Messinese rilancia: “Le consultazioni non sono servite ad offrire posti”

 
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Messinese durante il sit in di protesta

Gela. Un messaggio al riconfermato primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti l’ha già inviato nelle scorse ore, intanto il sindaco Domenico Messinese, che continua a presidiare l’ospedale Vittorio Emanuele nel gazebo messo su la scorsa settimana, ribadisce la sua linea politica.


Nessun veto sui partiti. “Le consultazioni che ho concluso negli scorsi giorni – spiega – non servivano certamente a garantire posti alle forze politiche che ho invitato al dialogo. Stiamo portando avanti un nostro contenitore politico, che si può chiamare patto per la città oppure Sviluppo Democratico, ma nessuno è tagliato fuori”. Per Messinese, infatti, vittorie come quella di Leoluca Orlando a Palermo o dello stesso Pizzarotti a Parma sono esempi che si possono attuare anche in città. “Non sono vittorie contri i partiti – spiega ancora – ma sono affermazioni di progetti civici, per le città da amministrare. Non escludo nessuno, neanche i partiti”. Quindi, il sindaco e la sua giunta, in tempo di sfiducia, si agganciano al treno del civismo, senza simboli di partito ma con strategie che abbiano ricadute a livello locale. Lanciano messaggi ai partiti, senza metterli definitivamente alla porta. Non a caso, il rapporto con Pizzarotti è maturato dopo l’espulsione del sindaco di Parma dal Movimento cinque stelle, una sorte analoga a quella di Messinese che, dopo la rottura con i grillini, ha virato sul civismo duro e puro, fondando addirittura un proprio movimento, quello Sviluppo Democratico che è la creatura principale dei suoi sostenitori. 

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