“Non bisogna servire nessuno per avere il diritto al lavoro”, il caso Smim ricordato alla veglia pasquale

 
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Gela. “Bisogna pregare per chi subisce ingiustizie. Sono proprio di questi giorni le lettere di licenziamento inviate a più di cento operai della Smim”. L’appello durante la veglia pasquale. Padre Aldo Contrafatto, nella sua Butera, anche nel corso della veglia pasquale di ieri sera, ha voluto ribadire la propria vicinanza agli operai che hanno perso il posto di lavoro. “Questi operai – ha detto durante la celebrazione – hanno vissuto il loro venerdì di passione. Sono padri di famiglia del comprensorio. Gela, Butera e di altre città vicine. Bisogna pregare per non far perdere la speranza alle loro famiglie. Aldilà di processi contro certi poteri, dobbiamo pregare affinché non si debba servire nessuno per avere ciò che è un diritto fondamentale”. Gli operai dell’azienda metalmeccanica Smim hanno ricevuto le comunicazioni ufficiali solo negli scorsi giorni: il licenziamento è scattato per 115 dipendenti. Da mesi, oramai, sono in mobilitazione per salvare il posto di lavoro che, adesso, appare sempre più in bilico nonostante l’incontro fissato giovedì prossimo in prefettura a Caltanissetta e chiesto a gran voce dalle sigle sindacali confederali e da quelle dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. Un messaggio, quello del parroco, che ha mirato a scuotere gli animi. Il caso Smim, infatti, è solo l’apice di un processo quasi irreversibile di crisi dell’intero indotto Eni, con decine di aziende in difficoltà e centinaia di operai sempre più a rischio.  

Ecco il link al video dell’appello
https://www.youtube.com/watch?v=2MUD55qd5LY

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