“Non rientrare in giunta scelta condivisa”, Di Stefano: “Patto non rispettato, rimaniamo civici”

 
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Terenziano Di Stefano

Gela. “Divisioni interne al gruppo? Sono le solite voci messe in giro solo per creare confusione. Abbiamo deciso di lasciare la giunta in maniera unitaria”. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, per molti un pezzo importante che mancherà alla nuova compagine del sindaco Lucio Greco, conferma che l’uscita di “Una Buona Idea” dalla giunta e dalla maggioranza ha un fondamento “esclusivamente politico”. “Come in tutti i gruppi dove si discute veramente – spiega – c’è stato chi avrebbe preferito non uscire dalla giunta, anzitutto per quello che siamo riusciti a fare in questi anni. Altri, invece, erano convinti della necessità di dare un segnale e così è stato. La decisione è stata pienamente condivisa”. Domani, mentre il sindaco Lucio Greco avrà già presentato la nuova giunta senza i civici, proprio il gruppo di “Una Buona Idea” si riunirà. Ci saranno gli auguri natalizi di rito “ma sarà anche l’occasione per discutere di un certo percorso politico che per noi rimane civico”, precisa Di Stefano. Secondo tanti rumors, l’assessore uscente potrebbe avere un ruolo non di secondo piano nell’ottica delle prossime amministrative. In oltre tre anni di governo della città ha impostato un lavoro incentrato sui programmi di finanziamento e sui progetti. Per ora, quello delle potenziali candidature non sembra un tema all’ordine del giorno. Di Stefano, invece, ritorna sulle ragioni dell’addio. “Fino all’ultimo abbiamo chiesto al sindaco di non azzerare – continua – se aveva bisogno di una verifica politica, poteva farla ma consentendo alla giunta di proseguire il lavoro. Così, invece, non è stato. Quello che non abbiamo accettato è che abbia scelto di azzerare seguendo ciò che gli è stato suggerito da un partito che tre anni fa neanche esisteva e che alle regionali ha candidato un esponente che mi pare di capire ancora adesso non condivide la linea amministrativa. Se l’azzeramento fosse arrivato su richiesta di gruppi che hanno fondato l’alleanza, allora avremmo potuto accettarlo. Ma quello che è accaduto ci ha portati a dire basta. Tre anni fa, abbiamo apposto la firma su un patto che doveva essere la nostra carta costituzionale. Invece, non è stato rispettato”. Tra le deleghe più ambite, anche nella nuova giunta che domani sarà presentata, c’è sicuramente quella dello sviluppo economico lasciata da Di Stefano. L’esponente civico ha messo le basi di un lavoro complessivo sui programmi di finanziamento e sul Pnrr, anche attraverso la strutturazione di un gruppo operativo.

Ora, tutto passerà nelle mani del successore. “Non ho mai lavorato per risultati personali – conclude – anzi, se ce ne sarà bisogno siamo pronti a dare tutti i chiarimenti necessari. Ogni atto dei programmi di finanziamento e del Pnrr è sempre stato condiviso con le commissioni, quindi con maggioranza e opposizione, con i tecnici, i dirigenti e l’amministrazione. Ho voluto un gruppo whatsapp proprio per questa ragione”. Uscendo dalla giunta, anche se qualche alleato ancora pone un barlume di speranza su un loro ritorno, Di Stefano e il gruppo di “Una Buona Idea” probabilmente inizieranno a tracciare un percorso alternativo, ancora fuori dai partiti e nella dimensione civica, ma senza mettere veti.

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