“Non voterò atti giunta, città alla deriva”, Trainito: “Greco sostenuto dai progressisti”

 
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Il consigliere FI Rosario Trainito

Gela. Il centrodestra ha ufficialmente aperto ad una linea meno rigida, almeno davanti ad atti che possano effettivamente incidere sulle prossime sorti della città. Non si faranno le barricate. Non tutti però condividono questo tipo di approccio, pur non prendendo affatto le distanze dall’alleanza. “Onestamente, penso che tutti gli atti siano importanti – dice il capogruppo di Forza Italia Rosario Trainito – per questo, la maggioranza del sindaco deve avere i numeri per votarli. Avevo già detto che non avrei mai più condiviso scelte con un’amministrazione che ha portato la città alla deriva. Peraltro, un importante esponente del gruppo del sindaco, in aula, ha spiegato chiaramente che l’amministrazione non vuole avere nulla a che fare con il centrodestra. Quindi, non capisco quale sia la ragione di votare atti che dovrebbe essere la maggioranza, ormai inesistente, a sostenere. Ho espresso la mia convinzione anche agli altri consiglieri di centrodestra. La situazione finanziaria? Come ho spesso detto, il sindaco avrebbe dovuto sostenere la dichiarazione di dissesto già lo scorso anno, forse oggi saremmo in condizioni diverse”. Trainito e i forzisti, dopo l’uscita dalla giunta, hanno mantenuto una strategia politica decisamente in controtendenza rispetto al percorso tracciato dalla giunta Greco. “Aspettiamo che si concluda la pantomima delle dimissioni e del rientro del sindaco – aggiunge – sperano in un parere favorevole dei revisori al rendiconto ma io penso che alla fine ci sarà solo un ni e con questi numeri difficilmente i consiglieri esprimeranno un voto favorevole”. L’esponente azzurro prende nettamente le distanze dalle critiche che in questi giorni sono arrivate dai progressisti. “Forza Italia incoerente? All’esponente del Movimento cinquestelle Virginia Farruggia consiglierei anzitutto di fare chiarezza all’interno del suo partito – continua – chi comanda? Grillo o Conte? Non si capisce nulla. Spero che anche lei si sia già adeguata, con un passamontagna per muoversi in città. Le critiche arrivano perché l’attacco viene visto come la migliore delle difese. Progressisti e civici sanno di essere stati scoperti. Sono loro che fanno parte della maggioranza e continuano a sostenerla. Per spostare l’attenzione su altro, attaccano il centrodestra, ben sapendo che la nostra alleanza, unita, il prossimo anno vincerà le amministrative”.

Trainito però pone l’esigenza che la scelta del candidato condiviso ricada su “nomi nuovi”. “Puntare sui soliti noti – precisa – darebbe un assist alle altre forze e creerebbe spaccature. Chiaramente, da Palermo arriveranno indicazioni che andranno valutate con attenzione. Nuovi innesti nell’alleanza? Che ben vengano. Sull’Mpa ho sempre sostenuto che essendo in giunta e avendo un ruolo allo stato determinante, per coerenza nel caso di una ricandidatura di Greco dovrebbe supportarla. Se invece venissero a delinearsi condizioni diverse, allora il dialogo non potrà che esserci”. I forzisti, ancora una volta, si confermano tra i più netti, non volendo alcun posizionamento che possa eventualmente incrociare il percorso dell’attuale amministrazione, con o senza il sindaco Greco.

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