“Ogni anno una media di cinquanta malformazioni neonatali”, numeri che preoccupano: il primario sentito in commissione

 
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Gela. “Su una media di ottocento nascite annuali, in città si registrano circa cinquanta casi di malformazioni”. Il registro regionale. Il dato è emerso nel corso dell’audizione del primario del reparto di pediatria dell’ospedale Vittorio Emanuele, Rosario Caci. Il medico è stato ascoltato dai componenti della commissione comunale ambiente e sanità. Il presidente Virginia Farruggia e gli altri consiglieri Giuseppe Ventura, Maria Pingo, Salvatore Farruggia e Crocifisso Napolitano proseguono gli approfondimenti, successivi alla chiusura delle indagini che hanno condotto i magistrati della procura a contestare il reato di disastro ambientale a ventidue tra manager e tecnici delle società del gruppo Eni, attive in città. I componenti della commissione mirano ad acquisire dati utili che possano fare maggiore chiarezza intorno alle patologie da industrializzazione. L’audizione del primario di pediatria ha seguito quella dell’oncologo Roberto Valenza, a sua volta primario al nosocomio di Caposoprano. “Il dottor Rosario Caci – dice il presidente Virginia Farruggia – ha però sottolineato come ogni caso di malformazione neonatale venga segnalato e inserito in un apposito registro regionale. Sono tutti casi che vengono monitorati. Di certo, lo specialista non ha nascosto che questi numeri siano eccessivamente elevati rispetto alle medie che si riscontrano, principalmente in Sicilia”. Le ipospadie rimangono le malformazioni maggiormente riscontrate. Nelle prossime ore, in commissione verrà sentito un altro pediatra, il medico Antonio Rinciani che, da poco, è stato scelto dall’amministrazione comunale come consulente, a titolo gratuito, per seguire l’iter istituzionale che dovrebbe condurre alla possibile realizzazione di una struttura di ricerca e cura proprio di patologie da industrializzazione.

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