Oltre mille tifosi per una gara di Seconda categoria, quando la fede non ha confini

 
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Gela. Oltre mille spettatori per una partita di Seconda categoria. Succede allo stadio Presti di Gela e non è  normale. Giocavano, in una stracittadina inedita, Macchitella e Gela calcio. Dall’Eccellenza in giù raramente si vedono così tanti spettatori per una partita di calcio.

Tanto per fare un parallelismo, nello stesso stadio, e per giunta in tre categorie di differenza (Eccellenza), il numero di presenze non supera il centinaio di unità. E tra l’altro da tre settimane l’Atletico Gela ha deciso di aprire gratuitamente i cancelli dell’impianto di via Niscemi. I tifosi della Boscaglia si sono riappropriati del loro regno, la curva Angelo Boscaglia. Erano quasi un centinaio solo in curva. Il resto era in tribuna. Per il Macchitella un evento storico, tant’è che genitori e amici dei giocatori hanno colorato l’impianto di bandierine biancorosse.

Un fenomeno senza precedenti, ma che merita una riflessione. Il presidente del Gela calcio è ancora Angelo Tuccio. Da due anni non mette piede al Presti. Non c’era neanche domenica, benchè invitato più volte. Ha affidato la squadra proprio ad uno dei tifosi della Boscaglia, Enzo Cannizzaro, che fa il direttore generale. “E’ una strana sensazione quella di fare il dirigente – ammette – il presidente Tuccio ha accolto il nostro desiderio la scorsa estate di iscrivere la squadra in Seconda categoria. Non potevamo fare morire la storia del calcio gelese”.

“La presenza di tanti tifosi ha un significato preciso – continua Cannizzaro – vuol dire che  la fede e l’amore per i colori di una squadra va oltre la categoria di appartenenza. La nostra speranza è proprio quella che tutto questo faccia riflettere non solo il presidente Tuccio, la città e le istituzioni soprattutto che il calcio a Gela può ancora ripartire. Non ci interessa quello che fanno le altre società, né dare fastidio a qualcuno. Noi amiamo il Gela, ovunque giochi. Nessuno potrà toglierci questo”.

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