Opposizione all’Aventino, abbandona l’aula: “Volgare inadeguatezza di Greco e Sammito”

 
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Greco e opposizione sempre più distanti

Gela. L’opposizione, compatta ad eccezione del Pd, rompe del tutto, anche con la presidenza del consiglio comunale. In apertura della seduta di questa mattina, convocata in remoto per valutare il rendiconto 2019, leghisti, l’indipendente Paola Giudice, i consiglieri di “Avanti Gela”, Fratelli d’Italia e la grillina Virginia Farruggia, hanno abbandonato i lavori. Il leghista Giuseppe Spata ha letto un documento. L’opposizione era rimasta in silenzio dopo aver lasciato l’aula virtuale anche lunedì sera, quando sono stati approvati il bilancio e gli atti propedeutici, solo con il voto della maggioranza. Un silenzio che si è trasformato in un attacco politico ai vertici dell’amministrazione comunale e al presidente del consiglio Salvatore Sammito, definito “segretario di maggioranza”. “Vogliamo manifestare tutto il nostro dissenso per le modalità di gestione del consiglio che hanno caratterizzato in questi mesi la presidenza. È da inizio mandato che assistiamo silenti, pazienti e spesso sbigottiti, alle continue mancanze di rispetto, agli insulti, agli atteggiamenti irrispettosi che hanno visto come protagonisti sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza e che hanno avuto come unico fine quello di condizionare il dibattito d’aula, impedirlo, mortificarlo. Il tutto con la sua complicità – hanno detto Salvatore Scerra, Gabriele Pellegrino, Virginia Farruggia, Paola Giudice, Sandra Bennici, Emanuele Alabiso e Giuseppe Spata rivolgendosi al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito – l’epilogo a questa situazione si è verificato lunedì, in occasione dell’approvazione del bilancio. Greco dopo essersi sottratto volutamente alle domande dei consiglieri di opposizione, in nostra assenza, definiva gli interventi volgari e speciosi, così come l’intero dibattito dimostrando ancora una volta di non gradire il confronto, di non conoscere il ruolo che le opposizioni hanno nell’ordinamento democratico, che è quello di vigilare sull’operato della maggioranza e soprattutto di aver perso ancora una volta un’opportunità di confronto. Tutto questo nel silenzio più assoluto del presidente Sammito”. Greco, tra le altre cose, al termine della seduta di lunedì aveva parlato anche di “volgari strumentalizzazioni”.

“Un dibattito definito più volte noioso e volgare, ma in tutta questa vicenda di volgare c’è solo l’inadeguatezza amministrativa ed istituzionale del presidente e di Greco. La nostra presa di posizione odierna – hanno continuato riferendosi a Sammito – non ha come finalità quella di portarla ad una riflessione, ha avuto oltre un anno di tempo per farlo. A turno in questi mesi l’abbiamo più volte contattata, in modo informale, nel tentativo di porre rimedio ad una situazione diventata inaccettabile. Abbiamo invocato il rispetto del regolamento ma soprattutto delle persone”. Dall’opposizione hanno fatto sapere, inoltre, che non parteciperanno neanche alle conferenze dei capigruppo che verranno convocate dal presidente Sammito. “Fin quando i gruppi politici in autonomia non lo riterranno opportuno”, hanno aggiunto. La rottura è totale e l’opposizione va all’Aventino, davanti alla maggioranza che si è blindata intorno al sindaco. Greco, nonostante qualche timido tentativo negli scorsi mesi, non sembra per nulla intenzionato a ricucire con l’opposizione, anzi lunedì sera è stato molto duro, facendo capire di essere sicuro di avere comunque i numeri, anche in aula. Sammito, rispondendo all’appello letto dall’opposizione, ha spiegato che lunedì, dopo aver compreso il tono assunto dal Greco, ha deciso di chiudere la riunione.

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