Parere negativo bilancio apre alla sfiducia al sindaco: opposizione accelera su mozione

 
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Esponenti di opposizione in consiglio comunale

Gela. Il parere negativo del collegio dei revisori, che ha sostanzialmente depotenziato il bilancio di previsione, potrebbe essere un valico politico forse decisivo. L’opposizione, infatti, pare sia pronta a depositare la mozione di sfiducia del sindaco Lucio Greco. Nei primi giorni della prossima settimana dovrebbe esserci l’ufficialità, con il passaggio alla presidenza del consiglio comunale. Una scelta che gli esponenti di opposizione, senza alcuna esclusione, hanno ponderato in questi ultimi giorni. Il parere negativo sul bilancio e il contenuto di ciò che è stato riportato dai revisori ha fatto da sprone definitivo. L’opposizione, questa volta senza differenze di simbolo e collocazione politica, non vuole arrivare a conseguenze che sarebbero senza precedenti per le sorti amministrative di Palazzo di Città. Il drappello consiliare che non sta con l’amministrazione Greco sembra intenzionata a anticipare qualsiasi extrema ratio politica dell’avvocato, che se il bilancio venisse bocciato in aula, rimarrebbe da solo in carica, ma senza l’assise civica, che verrebbe sciolta. Dagli ambienti dell’opposizione, emerge la forte volontà affinché il bilancio, gravato dal parere negativo dei revisori, venga ritirato dall’amministrazione comunale. Quello che è stato riportato dai revisori, che hanno posto una serie di pesanti osservazioni contabili (dalla copertura dei debiti e fino alla destinazione delle royalties), chiaramente ha fatto scattare l’allarme anche tra le fila della maggioranza, sicuramente non così solide. Potrebbero esserci gruppi intenzionati a non sostenere un bilancio “marchiato” dal parere negativo. L’opposizione avrebbe deciso di procedere con la mozione di sfiducia. Del resto, manca poco ai fatidici diciotto mesi precedenti la conclusione del mandato del sindaco.

Superata quella soglia temporale, non sarebbe più possibile depositare la mozione. Il sindaco e la sua maggioranza dovranno affrontare settimane di riflessioni e scelte, anche piuttosto delicate per le sorti dell’ente. La mossa dell’opposizione potrebbe prendere in contropiede l’avvocato, probabilmente costretto a decidere in tempi celeri sul da farsi.

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