Perse la milza dopo incidente in raffineria: Processo a responsabili Eni e Corima

 
0

Gela. “Salimmo su quel capannone ricoperto di vetroresina e, improvvisamente, vidi precipitare il mio collega Giuseppe Grasso”.

Questo, il contenuto principale della testimonianza resa in aula dall’ex dipendente dell’impresa edile Corima Giuseppe Ventura. L’operaio, infatti, è stato sentito nell’ambito del processo apertosi a seguito del terribile infortunio subito, nel settembre di quattro anni fa, dall’allora cinquantasettenne Grasso. Un volo nel vuoto che gli costò la milza. A rispondere di quei fatti, tra operatori di raffineria e responsabili dell’azienda Corima, sono Gianfranco Carvelli, Salvatore Martorana, Francesco Bognanni, Saverio Mazzocchi e Rosario Serio.
“Era stato Grasso – ha continuato l’operaio sentito dal giudice Fabrizio Molinari – a ricevere tutte le indicazioni dal caposquadra Rosario Serio. Era un lavoro difficile ma, in ogni caso, simile ad altri che avevano fatto più volte”.
La famiglia di Giuseppe Grasso, adesso deceduto, si è costituita parte civile con gli avvocati Filippo Spina ed Emanuele Maganuco. Dopo l’incidente, furono portati i primi soccorsi all’operaio che venne trasferito al Vittorio Emanuele.
I medici decisero di asportagli la milza, riscontrando, inoltre, diverse fratture. Le accuse mosse dalla procura ed esposte in aula dal pm Francesco Spataro sono anche indirizzate verso le società raffineria di Gela e Corima.
L’operaio sprofondato nel vuoto era tra i più esperti dell’azienda edile per la quale lavorava. Il tragico volo, però, bloccò l’intera attività.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here