Pochi medici in corsia e troppi disagi mettono a rischio i servizi ospedalieri

 
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Gela. Reparto di Malattie infettive ancora senza medici.

I nuovi locali realizzati per ospitare il Pronto soccorso si sono allagati il giorno dopo l’approvazione del collaudo.

Un errore di valutazione è sfociato nell’isolamento della fornitura di ossigeno in tutto l’ospedale. Un’emergenza che si è protratta per almeno un’ora. Sono questi solo alcuni dei problemi verificatisi nelle ultime 48 ore tra le corsie del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale Cl2, Carmelo Iacono, durante la visita ispettiva di Pippo Di Giacomo, presidente della commissione regionale Sanità, aveva annunciato il completamento del piano di rivoluzione avviato lo scorso anno con una fase di progettazione e che a breve dovrebbe portare i suoi frutti.

Lo stesso, nel denunciare la qualità del personale sanitario in Otorino, reparto accorpato all’area chirurgica, aveva ammesso che i medici non voglio lavorare a Gela. Il deputato forzista Pino Federico preferisce puntare l’indice contro la Regione che non consente di assumere stabilmente i medici tramite concorso pubblico.

“I due medici che avevano dato parere favorevole a coprire i posti vacanti in Malattie infettive – commenta Luciano Fiorella, responsabile dell’ospedale di via Palazzi – hanno improvvisamente rinunciato all’incarico”.

E’ toccato al manager Fiorella correre ai ripari, indossando per ben due volte il camice bianco per sopperire alla mancanza e assistere il personale. I ricoveri sono comunque congelati. Due casi di brucellosi sono stati trasferiti a Caltanissetta per una consulenza e, subito dopo, ricoverati nel reparto di Medicina diretto da Vincenzo Catania. Intanto i nuovi locali del Pronto soccorso si son allagati a causa della rottura di un  fancoil da soffitto, ovvero un ventilconvettore capace di garantire lo scambio termico tra aria e acqua, interessando anche il corridoio di accesso alla Radiologia.

“Ogni situazione è sottocontrollo – assicura il manager Fiorella – Nei nuovi locali del pronto soccorso stiamo facendo le verifica dell’impiantistica prima della consegna. In Otorino uno dei tre medici si è infortunato, per questo stiamo valutando la sostituzione. Situazione analoga in Malattie infettive dove però nessuno è disponibile ad accettare all’incarico”. 

Intanto al Pronto soccorso sono rimasti sette medici a garantire le 120 prestazioni giornaliere. 

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