Professionisti e faccendieri davanti al gup: 54 indagati per truffa e false fatture

 
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Gela.
Ci sono esercenti, professionisti e faccendieri tra i cinquantaquattro indagati per i quali si è appena aperta l’udienza preliminare davanti al gup Fabrizio Molinari. Stando ai magistrati della procura, avrebbero fatto parte di una vera e propria organizzazione imperniata sulle truffe all’erario anche attraverso l’emissione di false fatture.

Tutti furono protagonisti della maxi indagine Cash Flow messa a segno nel luglio di due anni fa. Davanti al giudice dell’udienza preliminare, molti dei loro difensori hanno sollevato eccezioni preliminari.
Tra queste, è stata contestata la competenza territoriale del gup. L’indagine, infatti, si estese praticamente a quasi tutt’Italia. I centri nevralgici, comunque, sarebbero stati Gela ed Agrigento.
In base alle accuse, i professionisti Fabio Fasulo e Giuseppe Deni avrebbero avuto un ruolo centrale nell’organizzazione del presunto sistema in grado di produrre guadagni anche utilizzando società decotte. Davanti alle eccezioni, il giudice Molinari ha deciso di riservarsi e di pronunciare i primi verdetti all’udienza del 24 settembre.

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