“Non invio i miei assistiti in ospedale”, medico Asp rischia il licenziamento

 
0

Gela. “Io, i miei assistiti li invio al Pronto soccorso di Vittoria o di Caltagirone. Magari non saranno a livelli di eccellenza ma sono coscienziosi e professionali”.

Sono queste le parole scritte da un medico (R. V. le sue iniziali) del distretto sanitario dell’Asp, postate sul suo profilo Facebook, finite sotto la lente d’ingrandimento dell’ordine dei medici.

Il medico rischia di essere esonerato dal servizio e tra i camici bianchi c’è chi ha annunciato di ricorrere alle vie legali.

In effetti, le accuse oltre al Pronto soccorso sono state rivolte ad altre unità operative del presidio ospedaliero, con particolare riferimento alla Medicina. L’inaspettata ira dell’operatore della locale Guardia medica è stata scatenata dalla morte della madre ottantenne, il cui decesso è avvenuto lo scorso dicembre mentre era ricoverata nel reparto di Medicina.

“Il reparto non è un disastro – commenta il medico sul social network – ma molto di più. Negligenza, trascuratezza e indifferenza si mescolano in un obbrobrio medico in tale presidio di Gela.

La prima cosa che viene riferita ai pazienti dopo un ricovero è che la paziente in quanto anziana potrebbe facilmente volare in cielo. Poi, l’oblio medico. E se non hai una badante che stia attenta, si rischia di morire di inedia”.

“Sua mamma era affetta da pluripatologie ma è stata in cura da noi dal 2004 – assicura Vincenzo Catania, dirigente di Medicina – A seguito delle accuse pretestuose, senza fondamento e ignobili ognuno di noi sta cercando di tutelarsi.
Stiamo provvedendo con un avvocato, in attesa che si pronunci l’ordine dei medici. Ha messo in discussione l’onorabilità degli operatori sanitari, menzionando anche figure professionali.

Lo stesso si è presentato in reparto per chiedere scusa. Ma ormai è troppo tardi”. In effetti le scuse il medico le ha chieste a tutto il personale sanitario, ricorrendo sempre al suo profilo Facebook.

“Credo sia mio dovere chiedere scusa ai cari colleghi del reparto di medicina, che si sono sentiti toccati e forse anche turbati dalle mie parole – ha postato – Esse sono dovute, non al mio reale pensiero, ma esclusivamente al profondo dolore ed alla indicibile amarezza da me provati in tale triste periodo. Come ben sapete il 20 dicembre 2012 è venuta a mancare mia mamma, deceduta presso il reparto di medicina.

Le ultime notti passate a vegliarla, la stanchezza, e il profondo dolore causato dalla sua morte, ha fatto si che la mia psiche esondasse, e che ingigantissi episodi, magari in se banali, ma che hanno fatto si che scrivessi delle cose, che assolutamente non pensavo e per le quali ancora mi scuso. Stimo molto per la sua umanità il dottore Catania“.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here