“Responsabili sono pronti a votare il consuntivo?”, Siragusa: “Uso royalties contrario alla legge”

 
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Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa

Gela. “L’unico dato certo, allo stato, è che la città, a fine anno, non ha un bilancio di previsione e non c’è stata l’approvazione neanche del consuntivo. Insomma, un disastro”. Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa conferma la sua totale distanza dalla “ricetta” del sindaco Lucio Greco, anche sul fronte al momento più preoccupante, quello degli atti finanziari e del rischio dissesto. “Non capisco quale sia la soluzione proposta dal sindaco – spiega – ha dichiarato di voler chiedere un intervento per una legge salva Gela. Quindi, devo pensare che siamo in una situazione quasi disperata. I fondi delle royalties estrattive, lo spiega anche il segretario generale nella segnalazione che ha inoltrato, sono stati usati per finalità diverse da quelle previste dalla legge del 2018. La città ha perso una grande occasione. Non è vero che gli altri Comuni che beneficiano delle royalties si trovano nella stessa situazione. Al contrario, in tanti Comuni che ricevono le royalties si sono create opportunità occupazionali e interventi per il territorio di riferimento. Nel nostro Comune, invece, da dieci anni c’è un uso dei fondi che spettano alla città che non va nel senso disposto poi dalla legge del 2018. Le leggi non sono fatte per essere interpretate. Bisogna applicarle. Il segretario generale è stato chiaro. Chiedere pareri alla Regione o alla Corte dei Conti, in questa fase, non ha alcun senso. Io starei più cauto, in attesa che si pronunci la magistratura giudicante, visto che quella inquirente ha già indicato cose che non vanno. Il dato è che le compensazioni dovute alla città sono state usate per coprire i debiti e non per creare opportunità di sviluppo o per il risanamento ambientale. Addirittura, sono stati usati per pagare i debiti maturati nei rapporti con Ghelas, come avevamo già segnalato”. Siragusa non condivide neanche il richiamo, ormai continuo, alla “responsabilità”, che arriva dall’avvocato Greco e dagli assessori. “Sembra quasi che si voglia dividere in due la città – aggiunge – da una parte, i responsabili; dall’altra, quelli che non lo sono. A questo punto, devo ritenere che quelli che si ritengono responsabili siano pronti a votare almeno il consuntivo 2021. Di questo bisogna parlare, senza limitarsi a dividere la città tra buoni e cattivi”.

Per il segretario dem, anche in un periodo così difficile, è più che legittimo esporre un punto di vista che non sia in linea con le scelte del primo cittadino e della sua giunta. “Nessuno vuole commissariare la città né c’è chi inneggia alla sfiducia a tutti i costi – conclude – però, bisogna spiegare come stanno le cose. Non sono stati fatti passi in avanti sugli atti finanziari. Un’eventuale legge speciale per Gela, sempre che sia possibile, comunque non potrà trovare attuazione per gli atti già in essere, a meno che non si vogliano mettere in discussione i principi fondamentali del diritto. Un’amministrazione ha il dovere non solo di risolvere i problemi della città ma anche di darle strumenti finanziari, che fino ad oggi non si sono visti nonostante l’anno in corso stia per terminare”. Il segretario dem, ancora una volta, si mette agli antipodi dell’amministrazione comunale e anche sulla crisi degli atti finanziari attende di capire se le mosse del sindaco possano trovare veri riscontri politici in seno all’assise civica.

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