Rifiuti, sindacati contro “Impianti”: “Assumere solo con contratti interinali viola la legge”

 
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Gela. Le distanze ci sono e rimangono quasi incolmabili. I vertici di “Impianti Srr” e Srr4, anche ieri hanno confermato che si andrà avanti con il nuovo servizio rifiuti, ma senza assunzioni dirette. Si passerà quindi da agenzie di lavoro interinale. Una strada che ancora una volta non viene condivisa dalle organizzazioni sindacali. L’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone, ha anche richiamato il contenuto di una sentenza della Corte di Cassazione, che ha disposto la nullità di assunzioni dirette, effettuate da società a partecipazione pubblica. L’ingegnere ha ribadito che, in attesa di un avviso ad evidenza pubblica, i lavoratori del servizio rifiuti otterranno contratti diversi da quelli che li hanno legati a Tekra. Le segreterie provinciali di Usb, Filas e Fit-Cisl ribaltano il ragionamento e anzi si oppongono ad una sorta di “bulimia” dei contratti a tempo determinato o interinali, ritenuta contraria alla legge. “Ciò che fa seriamente riflettere e che ci ha costretto a rispondere a stretto giro sono l’incompletezza e la parzialità dell’informazione resa. Se da una parte, infatti, l’ingegnere Picone correttamente afferma che c’è la necessità di dover uniformare le proprie scelte e le proprie condotte a principi di stretta legalità, anche in ossequio alle ultime sentenze della Suprema Corte – spiegano dalle segreterie – dall’altra parte, fa riflettere che lo stesso principio non sia stato applicato quando l’amministratore avrebbe dovuto vagliare sulle scelte operate dalla società, da lei presieduta, nei mesi scorsi. Dimentica di riferire che per lo stesso principio di stretta legalità le società, pubbliche o private, hanno l’espresso divieto di assumere l’intero personale con contratti a tempo determinato o per il tramite di agenzie interinali. Dovrebbe ricordare, infatti, l’ingegnere Picone che il ricorso al contratto a tempo determinato oltre ad avere specifici limiti quantitativi trova giustificazione, essendo una speciale deroga rispetto al contratto a tempo indeterminato, solo per temporanee ed eccezionali esigenze aziendali e non per assicurare l’espletamento di servizi ordinari ed obbligatori per legge come nel caso del servizio di igiene ambientale”.

Il ricorso alle agenzie di lavoro interinale, inoltre, viene visto come antieconomico. “Oltre ad essere normativamente illegittimo nel caso di assunzione dell’intero personale sarebbe oltretutto anche economicamente insostenibile determinando un notevole incremento dei costi del personale ed una precarizzazione. La sentenza della Suprema Corte di Cassazione avrebbe semmai dovuto suggerire all’ingegnere Picone – aggiungono i sindacati – l’impossibilità di assumere il servizio senza aver previamente esperito le procedure pubbliche che richiama con la sentenza, non potendo ad oggi la Srr prendere in carico il servizio mediante l’utilizzo di contratti illegittimi ed in evidente contrasto col principio di legalità dalla stessa richiamato”. I segretari Luca Faraci (Usb), Gabriele Nicolicchia (Fit-Cisl) e Carmelo Giallombardo, Vincenzo Cassarà e Massimo Scaglione (Filas), sostengono la linea del sindaco Lucio Greco, che non ha ancora autorizzato il servizio in house. “È corretto l’atteggiamento assunto dal sindaco di Gela che in ossequio ai principi di legalità e legittimità si è opposto all’affidamento del servizio senza la garanzia di un corretto adempimento degli obblighi di legge da parte della società in house. Sarebbe auspicabile – aggiungono – un immediato intervento del prefetto di Caltanissetta, al fine di dirimere una vicenda che rischia di danneggiare centinaia di lavoratori impiegati in un servizio essenziale per l’intera comunità”.

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