Rifiuti speciali smaltiti irregolarmente nell’isola 9 Eni, sollevata l’incompatibilità del giudice

 
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Gela. Il giudice dell’udienza preliminare sarebbe incompatibile.

Un presunto smaltimento irregolare di rifiuti speciali. Così, l’eccezione è stata subito sollevata dai difensori di due tecnici Eni e dell’ex amministratore delegato di raffineria. Carmelo Raimondo, Salvatore Castellino e Bernardo Casa si trovano davanti al gup Veronica Vaccaro per rispondere della presunta violazione delle norme legate alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti dalla bonifica di un serbatoio nell’area dell’isola 9 dello stabilimento di contrada Piana del Signore. Lo scorso gennaio, il giudice Silvia Passanisi dispose la restituzione degli atti alla procura, data la necessità che il procedimento transitasse prima per la fase dell’udienza preliminare. Adesso, però, i difensori hanno sottolineato come il giudice Vaccaro si sarebbe già espressa sullo stesso caso, disponendo una proroga delle indagini. Per questa ragione, sarebbe incompatibile a decidere. Il magistrato ha scelto di riservarsi. Una decisione, a questo punto, dovrebbe arrivare durante la prossima udienza. Già in fase di giudizio, parti civili si erano costituiti il Ministero dell’ambiente, la Regione, il Comune e le associazioni ambientaliste Aria Nuova e Amici della Terra, tutti rappresentati dagli avvocati Giuseppe Laspina, Joseph Donegani, Giovanna Zappulla e Antonino Ficarra.

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