Rischi per l’impianto di compostaggio, arrivano le prescrizioni: l’attività comunque prosegue

 
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Tech continuerà a gestire l'impianto di compostaggio

Gela. La linea che separa la prosecuzione dell’attività dallo stop dell’impianto è decisamente molto sottile. Le prescrizioni appena arrivate. A poco più di un mese dall’inaugurazione dell’impianto di compostaggio a Brucazzi, arrivano le prescrizioni firmate dai tecnici dell’Arpa. Una serie di richieste che dovranno essere adempiute per evitare la chiusura. Tra tutte, quella relativa alla copertura dell’area dove viene stoccata la frazione organica destinata a diventare compost. Allo stato attuale, in assenza di una struttura che ricopra quell’area, le intemperie rischiano di generare percolato e sostanze comunque pericolose. “In effetti – spiega l’assessore Simone Siciliano – sappiamo che sono arrivate alcune prescrizioni e conosco bene quella relativa alla necessità di coprire in maniera efficace la zona dove viene depositata la frazione organica”. Fonti del gruppo Balestrieri, società che si è aggiudicata l’appalto per la gestione dell’impianto di contrada Brucazzi, confermano inoltre che, allo stato attuale, le biocelle si avvicinerebbero già alla saturazione anche se escludono l’ipotesi del fermo. E’ trascorso circa un mese dal taglio del nastro ma i problemi, a quanto pare, sono decisamente complessi da affrontare per un impianto costato quasi quattro milioni di euro. Peraltro, potrebbero arrivare ricorsi anche da aziende escluse durante la fase di aggiudicazione dell’appalto. 

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