Riunioni di mafia nei suoi magazzini, la Dda chiude le indagini: accuse contro un esercente

 
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Gela. In alcuni magazzini a sua disposizione si sarebbero tenuti incontri di esponenti del gruppo locale di cosa nostra.
Chiuse le indagini. I magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta hanno chiuso le indagini avviate nei confronti dell’ex titolare di diverse rivendite alimentari in città. E’ accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Adesso, dovrà presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare di Caltanissetta. E’ già stata fissata la data di comparizione. L’indagato finito al centro degli approfondimenti svolti dai magistrati della Dda non sarebbe mai stato coinvolto in precedenti operazioni. La sua vicinanza al gruppo degli Emmanuello sarebbe emersa lungo un arco temporale di almeno tre anni.

I collaboratori lo accusano. Il suo nome è stato tirato in ballo da diversi collaboratori di giustizia, compreso Carmelo Billizzi, già reggente del gruppo in città. In base alle dichiarazioni rese dagli ex affiliati alla famiglia di mafia, l’indagato avrebbe anche fatto da tramite con diversi imprenditori per metterli a posto con il pagamento del pizzo a favore dei clan. Il provvedimento di chiusura delle indagini è già stato notificato anche al suo difensore di fiducia, l’avvocato Francesco Enia.

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