Rsa Caposoprano, falsi e illeciti anche su condono: chiusa nuova indagine

 
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Gela. Dopo il rinvio a giudizio, a luglio i coinvolti nell’inchiesta sui presunti illeciti amministrativi legati alla Rsa Caposoprano si presenteranno davanti ai giudici del tribunale. Sono quindici gli imputati. I magistrati della procura, però, hanno continuato ad approfondire carte e autorizzazioni rilasciate nel tempo alla struttura sanitaria, di proprietà della società Sst srl. E’ stato chiuso un altro filone di indagine. Sarebbero almeno diciotto gli indagati. Alcuni di loro pare siano stati coinvolti anche nella prima inchiesta. Ci sarebbero i vertici della società che porta avanti la struttura di Caposoprano, ma anche dirigenti e funzionari comunali, vertici del comando provinciale dei vigili del fuoco, tecnici privati e funzionari Asp. Sarebbero diversi i reati che vengono contestati dal sostituto Luigi Lo Valvo, che ha condotto l’inchiesta insieme al procuratore capo Fernando Asaro. I militari della guardia di finanza si sarebbero concentrati sulle carte che condussero i vertici della Sst ad ottenere una sorta di condono complessivo sull’immobile dell’ex albergo Caposoprano, che oggi ospita la Residenza sanitaria assistita. Si ipotizza il rilascio di attestazioni tecniche ritenute false e sottoscritte solo per consentire ai vertici della struttura di mantenere l’accreditamento regionale e la convenzione con Asp, che di recente è stata rinnovata per altri tre anni. Secondo gli investigatori, ci sarebbe stata una lunga scia di falsi e atti rilasciati, violando le norme edilizie e soprattutto quelle in materia di condono. Fatti che verrebbero collocati tra il 2015 e il 2016.

Tra le ipotesi che vengono avanzate, pare possa esserci anche la truffa. Le indagini sono state chiuse e si attendono le prossime richieste dei pm della procura. Per gli investigatori, tutto sarebbe stato organizzato per evitare interventi di demolizione nella struttura di Caposoprano, che avrebbero probabilmente generato la revoca dell’accreditamento regionale e della convenzione per le prestazioni sanitarie che lega la Rsa all’Asp di Caltanissetta. Tutti elementi che dovranno poi passare dal vaglio dei giudici.

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