Sanatoria per 600 case a Macchitella, denunciate presunte irregolarità

 
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Gela. Seicento immobili nel quartiere di Macchitella, tutti appartenuti al gruppo Eni, attendono ancora di essere sottoposti a sanatoria edilizia. Sul procedimento, però, si stanno abbattendo non pochi sospetti.

Una lettera aperta, redatta da alcuni proprietari degli appartamenti, è stata recapitata all’assessore al ramo Fortunato Ferracane e al dirigente del settore urbanistica Raffaella Galanti.
In sostanza, vengono chiamati in causa i tecnici della società piemontese Leardi srl, incaricata di portare avanti le circa seicento pratiche di condono. Stando al contenuto della missiva, gli stessi operatori della Leardi avrebbero chiesto ai proprietari di firmare atti notori nei quali si attesta l’assenza d’interventi edilizi sugli immobili.
L’accusa, quindi, è di dover firmare atti non conformi all’effettivo stato degli immobili: dal 1984, quando l’allora Snam immobiliare avviò le procedure di condono, sono stati diversi gli interventi edilizi effettuati dai proprietari.
“Mi pare soltanto un tentativo di delegittimare il lavoro di questi tecnici – dice Domenico Messinese del comitato di Macchitella – è tutto in regola e, comunque, ogni proprietario si assume, in quanto tale, le proprie responsabilità”.
Sia gli operatori della Leardi che quelli della società modenese Politecnica, incaricata per conto del comune, confermano la regolarità di ogni pratica. L’intera documentazione, inoltre, sarebbe stata autenticata non da funzionari comunali ma da quelli del municipio piemontese di Novi Ligure: basandosi su planimetrie e progetti presentati solo in copia.

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