Senza stipendi e senza cassa integrazione, gli operai di Eurocoop in protesta davanti gli uffici Eni

 
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Gela. Non ricevono stipendi da tre mesi e, al contempo, non riescono ad ottenere neanche quanto dovutogli per la cassa integrazione.

Senza stipendi e cassa integrazione.  Questa mattina, gli operai dell’azienda Eurocoop si sono radunati davanti gli uffici amministrativi della raffineria Eni. Hanno chiesto d’incontrare i funzionari del gruppo. Dopo i circa 300 mila euro pagati da raffineria ad Eurocoop per lavori svolti negli scorsi mesi, lo stallo degli stipendi arretrati non si è comunque sbloccato. “L’azienda – dicono davanti agli uffici Eni – ci ha comunicato di non avere liquidità sufficiente per pagarci. La cassa integrazione è in ritardo continuo. Siamo in arretrato di almeno tre mensilità. Ci sono addirittura colleghi che non hanno mai ottenuto un centesimo. Sta diventando tutto molto difficile”. Eurocoop starebbe attendendo il pagamento di un credito di circa 300 mila euro da Sicilsaldo per lavori effettuati a Livorno. “I dirigenti di Eurocoop – dicono ancora gli operai – non avrebbero ricevuto neanche questi fondi. Così, si trovano nell’impossibilita’ di saldare le nostre spettanze. A questo punto, non sappiamo a chi credere”. I lavoratori, nelle prossime ore, si recheranno spontaneamente in prefettura a Caltanissetta.

Nuova X Gamma verso la protesta. Non si sblocca neanche la vertenza dei dipendenti della Nuova X Gamma che, a loro volta, presidieranno l’ingresso principale della raffineria già dalle prossime ore.

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