Sequestro, lesioni ed estorsione: due gelesi sotto processo a Modica

 
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Gela. Andranno direttamente a giudizio (immediato) i gelesi Angelo Faldelli, di 47 anni, Vincenzo Cannizzo di 35 e Nunzio Alabiso di 34, accusato del progetto di sequestro di persona ai fini di estorsione.

Le vittime designate dovevano essere un imprenditore del Ragusano e un suo collaboratore. Presunti mandanti sarebbero Sandro Pauselli e Alida Cecconi, di 49 e 45 anni, di Città di Castello, provincia di Perugia, scarcerati a inizio aprile e correi con i tre gelesi. Ai cinque sono stati notificati altrettanti avvisi di conclusione dell’indagine. Sono accusati, a vario titolo, di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni personali in concorso. Accuse delle quali dovranno rispondere davanti al Tribunale di Modica. L’aggressione risale al maggio del 2012. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i coniugi Pauselli, avrebbero venduto un macchinario all’imprenditore ibleo ma subito ne era nato un contenzioso poiché l’apparecchiatura non avrebbe risposto ai requisiti richiesti e l’imprenditore si sarebbe rifiutato di pagare i circa 9 mila euro pattuiti in sede di acquisto. Uno sgarro che, secondo i pm, gli indagati avrebbero deciso di punire. L’imprenditore – secondo l’accusa – era stato attirato con un pretesto in un centro commerciale di Modica da Faldelli, Cannizzo e Alabiso. Lui era arrivato assieme a un dipendente e entrambi erano stati costretti a salire sull’auto dei gelesi a bordo della quale avevano raggiunto un luogo appartato, dove avevano subito una ”ripassata” con calci e pugni. Un quarto componente della spedizione punitiva non è mai stato arrestato, essendo ancora irreperibile.

 

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