Gela. Il fronte rifiuti rimane quasi “minato”, anche su un piano politico. Non solo le evidenti spaccature interne all’Ato ma anche nei rapporti tra l’amministrazione comunale e il management di Impianti Srr, l’in house che gestisce il servizio di raccolta, non tutto fila come dovrebbe. In realtà, non è mai stato tutto rose e fiori. Una nota inviata dal sindaco Lucio Greco sta alimentando ulteriori diffidenze. Il primo cittadino sostiene la necessità di un’azione disciplinare da destinare all’ex dirigente comunale Grazia Cosentino, da alcuni anni responsabile tecnico di Impianti. Per Greco, userebbe i canali social allo scopo di attaccare l’amministrazione. “Non ho mai consentito, in piena sintonia con l’organismo di vigilanza e con il cda ella Srr, ai dipendenti di strumentalizzare il ruolo istituzionale che ricoprono per finalità politiche. L’ingegnere Grazia Cosentino viene accusata apertamente, ma io direi ingiustamente – dice il manager di Impianti Giovanna Picone – in una nota inviata alla Impianti da parte del sindaco Lucio Greco, di uso improprio dei social e di mancanza di rispetto nei confronti dell’amministrazione comunale e del suo primo cittadino. Ho dato immediato riscontro alla nota del sindaco Greco, sottolineando di non avere ravvisato alcun elemento di riprovevole condotta da parte dell’ingegnere Cosentino, che utilizza la pagina social personale o quella istituzionale per comunicazioni inerenti il servizio o per immagini che servono a sensibilizzare il corretto smaltimento da parte dei cittadini”. L’amministratore sta con l’ingegnere Cosentino e considera pretestuosa la richiesta del sindaco Greco. Spuntano anche possibili scelte politiche.
“Il vero motivo della sua censura è forse l’eventuale disponibilità della Cosentino a candidarsi, oltre ai migliaia di like che ricevono i suoi post. Tutto questo – aggiunge Picone – disturba il sindaco di Gela. Denotano un consenso unanime sul lavoro che l’ingegnere Cosentino sta svolgendo con grande professionalità e sull’impegno che mostra giornalmente per tutti i Comuni dell’ambito. Esorterei, dunque, il sindaco di Gela con le sue note di lamentela, con i richiami e con le penali, ad evitare di usare l’immagine della società e del suo management per vendicare il suo malumore politico e lasciare alla mia discrezionalità e a quella del cda della Srr la facoltà di gestire il nostro personale che ha sempre avuto comportamenti di grande etica professionale”.
