Settanta chili di cocaina dalla Colombia, il ruolo del gelese Salvatore Fiorito

 
0

Milano. Ci sono anche Salvatore Fiorito, 67 anni, ed il figlio Cosimo, tra i destinatari di un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Milano che ha permesso di  sgominare un grosso traffico internazionale di droga finanziato dalle cosche di Reggio Calabria.

Sono 52 i provvedimenti di custodia cautelare emessi su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Milano nei confronti degli affiliati a un sodalizio transnazionale di matrice ‘ndranghetista, responsabile di traffico di sostanze stupefacenti. Salvatore Fiorito è ritenuto uno dei capi mafia del Brenta. Era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Tetragona” nel maggio dello scorso anno.  La procura lo ritiene l’uomo addetto alle armi ed alla droga.

 Le indagini condotte dal Ros hanno documentato come l’organizzazione, utilizzando le rotte commerciali marittime, importasse la droga dalla Colombia e dall’Ecuador, introducendola in Europa attraverso i porti di Anversa ed Amburgo. Per gli approvvigionamenti della cocaina, destinata oltre che in Italia, anche in Belgio, Germania, Olanda e Austria, era stato costituito un «cartello» dalle proiezioni milanesi di diverse cosche della ‘ndrangheta. Documentata anche la compartecipazione al traffico di soggetti riconducibili a Cosa Nostra e, in particolare, alla famiglia Fidanzati di Palermo e ad alcune famiglie mafiose di Gela, come appunto i Fiorito. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here