Sicilia in fiamme, tre morti a Palermo. Schifani chiede lo stato d’emergenza

 
0

PALERMO (ITALPRESS) – Sicilia in fiamme, da Palermo a Messina, da Trapani a Catania. La situazione è drammatica in tutte le province.
‘Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isolà, annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.
‘Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenzà.
La situazione più grave è quella di Palermo e della Provincia, dove cominciano a contarsi anche i morti. Tre le vittime per i roghi. La morsa degli incendi che attanaglia da ieri il palermitano ha portato alla evacuazione di 1000 persone circa ad Altofonte e circa 500 a Palermo. Lo fa sapere la Protezione civile regionale, sottolineando che ‘gli incendi che stanno interessando tutta la zona collinare periferica di Palermo, al momento, sono in gestione. I canadair del Dipartimento Nazionale e gli elicotteri della forestale regionale alle prime luci dell’alba hanno iniziato a operare spegnendo, nonostante il vento e le turbolenze, le fiamme più pericolose. Le zone più colpite del palermitano sono Altofonte, zona Baita, Ciaculli, Mondello, Tommaso Natale, Capo Gallo, Pizzo Sella, Borgetto, Terrasini, Poggio Ridente, Capaci, Le Roy Merlin, Isola delle Femminè.
A San Martino delle Scale, frazione di Monreale, le fiamme sono arrivate a lambire alcune abitazioni del Villaggio Montano, dove risiedono circa 500 abitanti. I residenti sono rimasti isolati ed hanno tempestato di telefonate i centralini del 112 e del 115.
‘La situazione è messa male perchè siamo soli, i canadair non arrivano, non ci hanno mandato neanche le autobottì, dichiara preoccupato Gaetano Politi, che ha una casa estiva a Villaggio Montano, ed è stato raggiunto telefonicamente dall’Italpress.
Le fiamme hanno distrutto una concessionaria d’auto, la Nuova Sport Car, a Isola delle Femmine. In fumo l’officina e decine di auto che erano parcheggiate nel piazzale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Una palazzina è stata divorata dalle fiamme in largo delle Petralie, nel quartiere Borgo Nuovo: due persone che risiedevano all’interno sono riuscite a mettersi in salvo, ma nella struttura era presente anche la salma di un uomo, deceduto in ospedale nei giorni scorsi e riportato a casa per la veglia funebre. La bara, insieme al resto della palazzina, è stata completamente avvolta dal fuoco.
Le fiamme hanno anche interessato le Madonie. Ed a causa dell’emergenza incendi che sta interessando la Sicilia, alcune arterie sono chiuse al traffico. Nel palermitano, l’autostrada A19 tra Villabate e Palermo è tornata percorribile, ma è adesso chiusa, in entrambe le direzioni, tra Buonfornello e Scillato.
E’ stata riaperta alla circolazione la strada statale 120 ‘Dell’Etna e delle Madoniè, tra il km 12 e il km 18, a Cerda, ma la stessa statale è adesso chiusa al km 73 in località Madonnuzza. Rimane inoltre chiusa la strada statale 186 ‘Di Monrealè, dal km 19,100 al km 24,200, a Borgetto.
Paura per due vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni di spegnimento degli incendi a Palermo. Per le alte temperature hanno subito un forte stress termico e i colleghi li hanno portato nei pronto soccorso degli ospedali Civico e Cervello. Uno dei due stava operando proprio alle spalle ospedale Cervello e l’altro a Bagheria. Attualmente vengono monitorati i valori di pressione e della saturazione. Entrambi, in via precauzionale, vengono aiutati a respirare con maschere d’ossigeno.
In queste ore stanno lavorando su Palermo e provincia ventidue squadre di vigili del fuoco per un totale di un centinaio di pompieri. Le squadre palermitane sono coadiuvate da due di Catania, due di Caltanissetta, due di Enna. In tutta la regione il direttore Gaetano Vallefuoco ha disposto il raddoppio dei turni i comandi, quando si liberano delle squadre dalle altre provincie siciliane vengono dati in cambi.
I fronti di fuoco attualmente più vasti e pericolosi che lambiscono case e palazzi sono in zona Brancaccio in via Brasca, la zona del cimitero Santa Maria di Gesù anche la chiesa è minacciata dalle fiamme, brucia anche la zona di Capo Gallo e preoccupa la situazione della discarica di Bellolampo. Non si contano più i cittadini che per paura del fuoco e del fumo scappano in autonomia con l’ausilio degli agenti di polizia e dei carabinieri che pattugliano il territorio cittadino.
I fronti di fuoco più vasti e pericolosi a Palermo sono quelli di viale Regione, zona Inserra, San Martino delle Scale e Monreale.
Paura nei comuni del Catanese interessati dagli incendi stanno devastando l’intera isola. Ad Acireale i vigili del fuoco hanno evacuato in via Mirto un resort in località Mangano. Le fiamme stanno coinvolgendo la zona della Timpa di Acireale, precisamente in via Mortara. Il fuoco si avvicina pericolosamente verso le frazioni marinare acesi. Anche nelle zone pedemontane il fumo e le fiamme stanno lambendo le zone abitate e stanno creando il panico e le persone hanno preso i loro mezzi e si sono allontanate in direzione del capoluogo etneo. Anche ad Aci Catena le fiamme avvolgono le strade nella zona residenziale di San Nicolò. A Belpasso il sindaco Carlo Caputo sul suo profilo Facebook scrive: ‘I nostri volontari sono impegnati nei pressi del villaggio delle Ginestre nel tentativo di spegnere un incendio. Purtroppo i vigili del fuoco sono già impegnati in altri incendì. Mentre il sindaco di Aci Catena Margherita Ferro scrive sul suo profilo istituzionale avvisando con urgenza i suoi concittadini: ‘Stiamo provvedendo a fare chiudere dalla società del gas i condotti centrali. Nelle abitazioni chiudete le colonnine del gas’. A Pedara disposta l’evacuazione di via Monte Po, via della Regione e via Tarderia: l’incendio di alcuni terreni è ormai ritenuto indomabile e non ci sono più mezzi a disposizione. E’ stato invece spento l’incendio in via Ungheretti, via Teocrito e Benedetto Croce, così come sono conclusi gli interventi in via Pascoli. Sul posto vigili del fuoco, Protezione civile e forestale.
Vasti incendi anche a Messina e provincia. Le situazioni più critiche sono quelle di Torre Faro e Oliveri. In quest’ultimo Comune lo scenario è apocalittico. Le fiamme si propagate dalla zona collinare fino al centro abitato. Il sindaco Francesco Iarrera ha deciso di evacuare tutte le abitazioni in via prudenziale di Garibaldi, le case popolari, la via Stazione e la via De Gasperi. E’ statachiusa la strada statale in direzione Tindari al bivio di via Garibaldi, sia in direzione di andata sia di ritorno. Altri comuni lambiti dalle fiamme sono Santo Stefano di Camastra, Patti, Villa Franca, fino a Taormina. Proprio a Santo Stefano di Camastra un vasto incendio nella mattinata è divampato in direzione di Canneto di Caronia. Il fuoco si è subito propagato e quattro abitazioni che hanno subito danni. Sono state evacuate circa 200 persone. Anche un soccorritore è rimasto intossicato dal fumo. Sono state lambite dalle fiamme Mandanici. Il fronte di fuoco alimentato dal forte vento di scirocco è arrivato fino a Nizza di Sicilia. A Taormina un incendio sta interessando i terreni ai lati della Strada statale 185, nella frazione Trappitello quasi al confine con Gaggi. L’Anas, intervenuta sul posto insieme alle Forze dell’ordine e alla Protezione civile, ha chiuso la strada dal km 64,600 al km 64,800 in entrambi i sensi di marcia in corrispondenza del deposito dei rifiuti della Tekra, colpito dal rogo. A Messina città le zone interessate dai roghi sono quelle dell’Annunziata, Curcuraci, Faro Superiore , Tono, Castanea, Massa San Giovanni San Nicola e San Giorgio. Attualmente sono impegnate 15 squadre di soccorso con 94 uomini e 40 mezzi vigili del fuoco compreso il personale ed i mezzi dei vigili del fuoco provenienti della regione Campania e una squadra del Comando dei Vigili di Catania.
Nel Trapanese, il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano
e 82° Csar dell’Aeronautica Militare la notte scorsa ha messo in
sicurezza un gruppo di turisti rimasti intrappolati dalle fiamme
che hanno devastato anche il territorio. Allertati dalla Capitaneria di porto di Trapani che stava evacuando via mare i villeggianti di Calampiso ma che aveva perso i contatti con un gruppo nella zona di Tonnara del Secco, a San Vito Lo Capo, i tecnici del Sass hanno raggiunto l’aeroporto militare di Trapani Birgi per essere imbarcati su un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar. Raggiunta la zona dell’intervento, nonostante le altissime temperature e le fiamme che minacciavano di allargarsi, il velivolo ha sorvolato la costa in cerca del gruppo formato da 15 persone (5 uomini, 5 donne e 5 bambini). Li hanno invididuati a qualche centinaio di metri dalla costa. A quel punto, vista la situazione di estremo pericolo che ne impediva il recupero, l’elicottero è atterrato in uno spiazzo libero. Sono sbarcati i due tecnici del Soccorso Alpino e un elisoccorritore
dell’Aeronautica militare, hanno raggiunto i turisti, li hanno
rifocillati e accompagnati a piedi fino alla costa, per essere
messi in salvo dai mezzi della Capitaneria.
A Siracusa un incendio ha investito il Villaggio Miano. Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni, danneggiandone una, e l’albergo Relax. Quest’ultimo è stato evacuato per precauzione. Il comune ha attivato il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per far fronte alle emergenze in corso. La Polizia Municipale, gli uffici e le associazioni di Protezione Civile comunali, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono impegnati senza sosta nella risoluzione delle criticità in corso. Intanto, il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni ha lanciato un appello: ‘Sta per arrivare un grosso cavo dall’Enel per riportare la corrente elettrica nelle case senza energia a Priolo, ma vi prego: non accendete tutti i climatizzatori che avete in casà.
foto ufficio stampa Regione siciliana
(ITALPRESS).