Spari in via Niscemi, minore dal gup con la contestazione mafiosa: “Prima giudizio su misura”

 
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Gli agenti di polizia in via Niscemi dopo gli spari

Gela. Prima si dovrà attendere l’esito del giudizio di Cassazione sulla misura restrittiva imposta al minore accusato del tentato omicidio di via Niscemi, quando lo scorso anno vennero ferite due persone. Il giovane ammise le proprie responsabilità. Fu lui a sparare da un’auto in transito, guidata da un maggiorenne. Questa mattina, davanti al gup del tribunale minorile di Caltanissetta, la difesa, rappresentata dall’avvocato Davide Limoncello, ha subito eccepito la necessità di conoscere l’esito del procedimento sulla misura, che deve ancora concludersi. Il giudice nisseno ha rinviato a settembre. Al minore viene contestata anche l’aggravante mafiosa. Vennero feriti un ambulante di frutta e verdura e un suo conoscente. Questa mattina, si è tenuta l’udienza preliminare.

L’attenzione investigativa dei poliziotti si concentrò sull’imputato, già con precedenti penali alle spalle nonostante la giovane età. Bisognerà però aspettare il giudizio parallelo sulla misura. Il riesame ha respinto il ricorso della difesa, confermando i provvedimenti già rilasciati, oltre alla contestazione mafiosa, che invece il legale esclude possa essere fondata. La Cassazione deve ancora pronunciarsi sul punto.

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