“Su variazioni bilancio prevale caccia alle streghe”, Morselli: “Voto in giunta? Non ci fu permesso”

 
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L'assessore Romina Morselli

Gela. Se la dichiarazione di dissesto dell’ente comunale si appresta ad approdare in consiglio, a seguito dell’impossibilità di pervenire ad un piano di riequilibrio, un vero e proprio rebus sta avvolgendo le variazioni di bilancio per i progetti. Ieri sera, in aula, il sindaco Lucio Greco, in maniera quasi inattesa, ha comunicato il ritiro di quelle inserite all’ordine del giorno. Si tratta di variazioni fondamentali per i lavori e per la tenuta dei finanziamenti già ottenuti dall’ente. Si cercheranno ulteriori spunti di analisi, magari nel tentativo di approvarle direttamente in giunta. Il percorso è tutt’altro che scontato. “Personalmente, posso dire di sentirmi con la coscienza a posto e lo stesso vale per l’amministrazione – dice l’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli – non è una questione che tocca solo il mio settore. Riguarda tutti. Siamo sempre stati pronti ad accettare consigli e proposte. Il voto diretto della giunta? So che è un’indicazione prevista nella normativa regionale e l’ex vicesindaco Di Stefano è tornato a sostenerla. Però, noi una proposta di questo tipo, per la giunta, l’avevamo avanzata già a giugno ma anche in quel caso ci fu il no dei revisori che non individuarono ragioni di urgenza. Ci sentiamo prigionieri, limitati da organi di controllo che hanno impostato una rete ritengo fin troppo rigida. Non condivido gli attacchi al segretario generale che anzi è sempre impegnata su questo fronte, pur non essendo una specialista della contabilità. Si aggiorna costantemente. Proprio il segretario ha rilevato che le variazioni riguardano dei riappostamenti dovuti ai mancati accertamenti del passato. Quel modus operandi, purtroppo, oggi sta creando non pochi problemi. Però, parliamo di iter già avviati, con cantieri in corso o addirittura conclusi. Non si può buttare via l’acqua sporca insieme al bambino”. Morselli si sarebbe attesa un diverso approccio dell’assise civica. “Sta prevalendo un clima da caccia alle streghe, alimentato dai pareri negativi dei revisori che purtroppo verranno ribaditi – dice inoltre – ciò che dispiace è che in consiglio ci sono esponenti, anche di opposizione, che nel tempo hanno votato favorevolmente provvedimenti di programmazione assai delicati. Sulle variazioni, invece, è come se ci fosse un arretramento. Però, non dimentichiamo che i consiglieri hanno facoltà di controllo e di verifica”. Le variazioni di bilancio sono approdate sui tavoli dei consiglieri, a seguito della crisi finanziaria. E’ una delle poche soluzioni per evitare conseguenze pesanti per l’ente. “E’ un problema che noi purtroppo abbiamo ereditato – aggiunge Morselli – non dipende dalla nostra azione. Però, la politica deve intervenire e non si può tirare indietro. Se non venissero approvate le variazioni si creerebbe un debito enorme per il municipio e questo va scongiurato”. I mancati accertamenti degli stanziamenti ricevuti per i progetti stanno creando forti difficoltà. “In questi mesi, ci siamo riuniti con esperti e consulenti – spiega ancora l’assessore – ma sembra che il caso affrontato dal nostro ente non abbia una casistica. Tutto ciò rende ancora più difficile arrivare a soluzioni”.

La titolare dei lavori pubblici è amara nella disamina. “Già adesso, sento gli echi della campagna elettorale e delle promesse – prosegue – ma come si può pensare di fare proposte alla città se c’è il rischio serio di dover restituire somme enormi? Il pericolo è concreto. La politica non si può voltare dall’altra parte. La giunta sta facendo la propria parte e lavoriamo da mesi in condizioni mai ottimali. Parliamo di riappostamenti, di atti gestionali, seppur gli organi di controllo abbiano attuato misure secondo me eccessive”. Nei prossimi giorni, si cercheranno piani attuabili ma l’assessore è consapevole che pure diversi esponenti pro-Greco hanno dubbi enormi sull’eventuale voto favorevole alle proposte. “Siamo davanti a situazioni paradossali – conclude – rischiamo di bloccare lavori fondamentali per poche migliaia di euro, perché in gran parte è di questo che parliamo. Un’intera città non può pagare daxio per errori gestionali che non dipendono dall’amministrazione”.

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