“Tante vertenze ancora aperte”, Corallo: “Città rischia il baratro, si riappropri delle forze”

 
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Nuccio Corallo

Gela. Sono tante le vertenze ancora aperte nel settore dei servizi e non solo. Una disamina in tal senso la fa il segretario provinciale della Filcams-Cgil Nuccio Corallo. “Refezione scolastica a Gela e a Niscemi ferma al palo, la sosta a pagamento, le società partecipate, con l’ennesima e ultima proroga per la Ghelas mentre è stato un Natale amaro per i dipendenti della partecipata del Consorzio di Caltanissetta, Caltanissetta service che non percepiscono stipendi dal mese di settembre, per loro il Natale arriverà fra tre mesi. Ci sono poi la vigilanza privata, con il contratto collettivo nazionale rinnovato tra mille polemiche, e ancora le manifestazioni e lo sciopero a sostegno del rinnovo del contratto settore turismo,  commercio e distribuzione non ancora però rinnovati. Ci sono svariati cambi di appalto nel settore delle pulizie e della sanificazione, nei siti Eni regionali, tra i quali Gela, dove siamo riusciti a fare incrementare ore contrattuali. L’ultimo cambio di appalto proprio la settimana scorsa alla Motorizzazione Civile di Caltanissetta. Questa è una parte delle vertenze che abbiamo affrontato in tutto il territorio provinciale, che stiamo affrontando e che affronteremo”.

Anche la situazione di dissesto dell’ente comunale in città preoccupa. “In questo momento il mio pensiero va alla mia città, Gela, che attraversa un momento politico e amministrativo delicatissimo – continua Corallo – un dissesto finanziario che rasenta un dissesto organizzativo. Il pensiero va ai cittadini che vedono la propria città ad un passo dal baratro. La speranza è vedere le nostre città riappropriarsi delle forze per rialzarsi e camminare verso la serenità, partendo dal buono che hanno: dalla nave greca, dai musei, dai teatri, dalla storia, dal mare e quindi dal turismo storico e balneare che deve e che può accomunare Vallone e zona sud della provincia. Sentiamo, amiamo e rispettiamo di più la nostra terra, da qui deve partire il riscatto di tutto il territorio e della provincia di Caltanissetta. Siamo stanchi di essere fanalino di coda nelle classifiche del benessere sociale. Dobbiamo lottare per avanzare insieme, territorio per territorio, settore per settore, lavoratori, studenti e pensionati, uniti nel rivendicare diritti, così come la nostra Costituzione prevede”.

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