Torre Manfria, non c’è numero legale: niente acquisizione e anche pro-Greco a ranghi ridotti

 
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Farruggia in aula

Gela. Niente da fare per l’acquisizione della Torre di Manfria da parte del Comune. Dopo le tensioni di ieri e il numero legale venuto a mancare, anche oggi non è stato possibile raggiungere la soglia necessaria. Solo sei voti, con i pro-Greco quasi del tutto assenti e il centrodestra che non ha partecipato all’atto finale. La grillina Virginia Farruggia ha preso la parola, sottolineando che la sua posizione sul tema non è cambiata: alla fine ha sostenuto il provvedimento per il passaggio della Torre all’ente comunale. I numeri, però, hanno detto altro. “L’assenza della maggioranza e il centrodestra che è uscito dall’aula, facendo mancare il numero legale, non hanno permesso di votare un atto importante per la città e soprattutto non politico”, ha spiegato il consigliere M5s.

Se il centrodestra duro e puro, già ieri sera aveva mosso enormi dubbi sulla fattibilità dell’atto per l’acquisizione, è tra le fila dei pro-Greco che probabilmente qualcosa non è andata per il verso giusto, nonostante l’appello che il sindaco ha lanciato per arrivare al sì e avere il via libera all’esercizio del diritto di prelazione, che scade oggi. Non se ne farà nulla e la Torre, a questo punto, può passare all’acquirente privato.

2 Commenti

  1. Meno male, almeno siamo sicuri che la Torre di Manfria ritornerà BELLA COME NON MAI.
    Pazienza se il nuovo proprietario la terrà tutta per se.

  2. La Torre di Manfria è stata costruita quale presidio militare e quindi demanio dello Stato il terreno circostante è privato

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