Uccise l’ex moglie perchè sospettava il tradimento, si apre il processo a Scudera

 
0
Vincenzo Scudera è stato condannato in via definitiva per l'omicidio dell'ex moglie

Gela. La madre e due sorelle si sono costituite parti civili nel processo per l’omicidio di Rosaria Palmieri, scomparsa nel nulla 27 anni fa.

Davanti la Corte di d’Assise si è aperto il processo contro Vincenzo Scudera, 57 anni, accusato di essere l’assassino dell’ex moglie. L’uomo, assistito dall’avvocato Flavio Sinatra, si trova recluso nel carcere di Pesaro, città nella quale viveva anche prima del fermo. Il presidente della Corte, Mario Amato, ha ammesso la lista testi e le costituzioni di parti civili.
In fase d’interrogatorio di garanzia, Scudera negò qualsiasi responsabilità ma i magistrati della procura scelsero ugualmente di confermare la misura della custodia cautelare in carcere.

La donna all’epoca dei fatti aveva 22 anni. A farla sparire, dopo averla uccisa, sarebbe stato l’allora marito Vincenzo Scudera, oggi 56 anni. L’uomo venne arrestato dai Carabinieri con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. La vittima sarebbe stata uccisa dopo essersi avvicinata alla verità che sospettava: il marito intratteneva una relazione extraconiugale con una sua cugina. Nel 1987 quando di Rosaria Palmieri non si seppe più nulla, fu la madre, ancora ignara che potesse essere stato il genero ad ammazzare la figlia, a sollecitarlo perché ne denunciasse la scomparsa. Lei non poteva farlo perché residente a Ragusa. Così l’uomo fece soltanto credere di avere segnalato la scomparsa della moglie ai carabinieri. In realtà, nessuna denuncia era mai stata fatta. Ora, gli inquirenti sostengono che l’uomo l’abbia uccisa e qualche giorno dopo iniziò a convivere con l’amante con la quale ha avuto un figlio nel febbraio del 1988.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here