Gela. Un chilo di hashish nascosto in un garage a sua disposizione. Lo scorso dicembre, il quarantaquattrenne Benito Peritore è stato condannato a quattro anni e nove mesi di reclusione dal collegio penale del tribunale. Per i pm della procura e i poliziotti che entrarono nel garage, sequestrando la droga, l’hashish sarebbe servito allo spaccio. Peritore già da tempo era sotto osservazione da parte degli investigatori, che poi gli notificarono un nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere, al termine dell’inchiesta “Supermarket”. La difesa, sostenuta dall’avvocato Carmelo Tuccio, ha impugnato la condanna. Il ricorso in appello è stato depositato e la vicenda verrà valutata dai giudici della Corte nissena. Peritore, anche in aula, fece alcune ammissioni, sostenendo che la droga sarebbe stata acquistata a Vittoria.
Inizialmente, il figlio minorenne si assunse la responsabilità dei fatti. Nel corso del giudizio di primo grado, la difesa ha cercato di ridimensionare le accuse mosse all’imputato, che già prima dell’arresto era monitorato dagli investigatori. Il blitz nel garage scattò quando ci fu la certezza della presenza dell’hashish.
