Gela. Diciannove imputati, tutti comproprietari di un immobile di via Navarra Bresmes, nel cuore del centro storico, finiti a processo.
Un giovane travolto dal crollo. Sono accusati di non aver effettuato i necessari interventi che avrebbero potuto evitare il distacco di pesanti calcinacci e di una parte del’intonaco, finiti addosso ad un giovane che si trovava a transitare proprio da quella zona. Le ferite e i traumi riportati furono molto gravi. Adesso, il giovane ha scelto di costituirsi parte civile. Il crollo avvenne nel maggio di tre anni fa. Prima dell’apertura del dibattimento, però, è stato il legale Angelo Cafà, che assiste uno degli imputati insieme al collega Maurizio Scicolone, a chiedere una pronuncia d’immediato proscioglimento per il suo assistito che non risulterebbe comproprietario delle particelle catastali indicate nei capi d’imputazione. Inoltre, il difensore ha chiesto di estromettere dal procedimento il Comune di Gela, privo dei presupposti giuridici per essere annoverato tra le persone offese. Un’eccezione alla quale si sono associati gli altri difensori degli imputati. Il giudice Marica Marino scioglierà la riserva sulle richieste avanzate dalle difese alla prossima udienza. Nel pool di difesa, ci sono anche gli avvocat Alfredo D’Aparo, Rita Calò, Giuseppe Nicosia, Ivan Liardi, Carmelo Brentino, Massimo Conti e Irene Mugnos.
