Un tranello politico per togliere lo scettro a Federico? Il deputato accusa: “Nel centrodestra c’è chi tratta con il sindaco solo per i posti”

 
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Gela. Pino Federico e i suoi uomini, isolati, nel tentativo

di estrometterli dai giochi del centrodestra locale?

“Serve un programma per la città”. Il deputato regionale uscente, di nuovo in corsa per un terzo mandato all’Ars, non ci sta a passare per quello caduto nel tranello e, anzi, avverte gli altri alleati, ma anche i compagni di partito. “Nessuno, in città, può trattare per conto di Forza Italia, senza coinvolgere i vertici locali – dice – forse, c’è qualcuno che pretende di comandare da Palermo oppure dal Vallone, mi dispiace, ma non accadrà. La posizione di Forza Italia, anche rispetto ai rapporti con il sindaco, è sempre stata chiara. Messinese azzeri la giunta e proponga un programma per la città. Non ci sono altre condizioni”. Federico, insomma, ha già capito che qualcuno, anche in Forza Italia, ha iniziato a remare contro. Negli scorsi giorni, nella stanza del sindaco Domenico Messinese si è visto uno dei suoi rivali elettorali, l’uomo forte del Vallone Michele Mancuso. “Non mi interessa sapere cosa sia andato a fare Mancuso da Messinese – prosegue – una cosa è certa, alcuni esponenti del centrodestra, anche in consiglio comunale, stanno trattando con il sindaco, ma senza dare importanza al programma. Vogliono i posti e questo non è ammissibile. So anche, che altri consiglieri della nostra area politica non hanno accettato di buon grado questo metodo. A me, non interessano né gli eventuali posti in giunta, messi a disposizione da Messinese, né quelli di sottogoverno. Il sindaco ha un programma da condividere? Se ce l’ha, deve presentarlo e noi valuteremo. Non ci sono altre ipotesi”. Intanto, Federico sembra non fidarsi più di uno dei suoi “senatori”, l’altro consigliere comunale forzista Crocifisso Napolitano, lo stesso che, fino ad ora, ha detto no alla firma sulla mozione di sfiducia, a differenza dell’altro azzurro Salvatore Scerra, tra i più fidati referenti del deputato regionale uscente. “Napolitano non ha firmato la sfiducia? I motivi bisognerebbe chiederli a lui – conclude – so bene che sta partecipando alle riunioni di centrodestra, ma certamente non lo fa per conto di Forza Italia. La nostra linea è sintetizzata dalla firma di Scerra sulla mozione di sfiducia”. Le scintille tra i forzisti si susseguono, in ballo ci sono i voti per la riconferma all’Ars, ma soprattutto la lotta per prendersi il partito.

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