Una minore costretta a prostituirsi in centro storico, annullate le condanne a due romeni

 
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Gela. Condannati in primo grado a tre anni di reclusione ciascuno con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. Il ricorso in Cassazione. Adesso, però, quel verdetto è stato annullato dai giudici della Corte di Cassazione. Al centro del giudizio, ci sono i romeni Aurelian Rata e Gabriel Samfir. Due anni fa, vennero arrestati dai carabinieri del reparto territoriale. Avrebbero imposto ad una loro giovanissima connazionale di avere rapporti sessuali a pagamento con clienti che venivano ricevuti in un appartamento del centro storico. Il verdetto di condanna è stato impugnato dal loro legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio. La decisione emessa dai giudici romani dovrebbe riguardare una serie di possibili violazioni procedurali. Non a caso, nel suo ricorso, il difensore ha insistito molto proprio su aspetti procedurali legati al giudizio di primo grado. I carabinieri riuscirono ad arrivare ai due romeni dopo la segnalazione della sorella della minorenne costretta a prostituirsi.

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