Una relazione sentimentale contrastata, l’omicidio Sotti: parla una testimone in videconferenza

 
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L'arrivo delle forze dell'ordine dopo gli spari a Sotti

Gela. Salvatore Cilio avrebbe saputo della relazione intrattenuta da Orazio Sotti con l’allora compagna. E’ quanto emerge dalla lunga deposizione, resa in videoconferenza internazionale, direttamente dalla Germania, da una testimone, chiamata in giudizio nell’ambito del dibattimento che si sta celebrando, davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta, nei confronti dello stesso Salvatore Cilio e del fratello Giuseppe, accusati dell’omicidio del giovane idraulico Orazio Sotti, freddato nel dicembre di diciotto anni fa, davanti alla sua abitazione di Fondo Iozza. La donna che ha deposto è la cugina dell’ex compagna di Cilio. Per i magistrati della procura, Sotti sarebbe stato ucciso proprio per ragioni di rivalità sentimentale.

L’omicidio del giovane. La testimone ha confermato che Salvatore Cilio avrebbe preteso di incontrare Sotti, nel tentativo di avere un chiarimento. Non sono mancati neanche particolari legati agli incontri che venivano organizzati in un’abitazione a Manfria. Stando alla testimone, inoltre, la giovane contesa tra Cilio e Sotti, in quel periodo, avrebbe avuto pure un’altra relazione, seppur fugace, con un giovane molto vicino alla vittima. Spaccato che è emerso, mentre la testimone rispondeva alle domande del pm Eugenia Belmonte e dei legali delle altre parti. La famiglia del giovane ucciso è parte civile, con l’avvocato Giuseppe Cascino. I due imputati, invece, sono difesi dai legali Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui, che hanno comunque contestato l’ammissibilità di dichiarazioni rese in videoconferenza internazionale. La donna continuerà a testimoniare nel corso della prossima udienza, già fissata per il 17 gennaio, quando dovrebbe essere sentita anche l’ex fidanzata di Salvatore Cilio.

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