Un’arma e i volti mascherati da “Casa di Carta”, misura confermata per minore: no riesame a ricorso

 
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Gela. La misura restrittiva, eseguita a suo carico, viene confermata. I giudici del riesame di Caltanissetta non hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa del minore, accusato di essere stato alla guida dello scooter in sella al quale, insieme ad un ventenne, avrebbe sfidato gli agenti di polizia, non fermandosi all’alt. Durante la fuga, il maggiorenne mostrò un’arma ai poliziotti che si erano messi all’inseguimento. I due giovani avevano il volto coperto con maschere della serie Tv “La Casa di carta”. La difesa del minore, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, davanti ai magistrati del riesame ha messo in dubbio l’effettiva identificazione. Per il legale, non ci sono riscontri certi sul fatto che fosse l’indagato alla guida del mezzo.

Non ha escluso che le ammissioni dell’altro ragazzo fossero invece alimentate da un certo astio nei confronti del presunto complice. Elementi che per i giudici del riesame non troverebbero riscontri. L’arma venne abbandonata e i due riuscirono a far perdere le tracce. I poliziotti sono però riusciti a rintracciarli, certi che i fuggitivi con le maschere della serie Tv fossero proprio i due ragazzi poi arrestati. Al minore vengono contestati la resistenza a pubblico ufficiale, la detenzione dell’arma, la ricettazione e il furto di due scooter, compreso quello usato per dileguarsi.

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