Unione Comuni, firmato l’atto costitutivo: struttura per i finanziamenti prende forma

 
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I sindaci Greco, Conti e Zuccalà (i tre Comuni dell'Unione)

Gela. Gli atti dell’Unione dei Comuni per i finanziamenti, a breve, arriveranno in consiglio. Lunedì, è in programma una capigruppo per fissare la data della seduta, così come indicato nella convocazione rilasciata dal presidente del civico consesso Salvatore Sammito. Oggi, c’è stato un passo avanti, necessario per rispettare il cronoprogramma dettato dalla Regione. I tre sindaci di Gela, Niscemi e Butera hanno sottoscritto l’atto costitutivo dell’Unione, che di fatto prende consistenza. Il primo cittadino gelese, in attesa che l’avvocato Greco sciolga la riserva sul ritiro delle dimissioni, sarà a capo della giunta dell’Unione. A Palazzo di Città, sono state apposte le firme dai sindaci Massimiliano Conti (per Niscemi), Giovanni Zuccalà (per Butera) e proprio dall’avvocato Greco, che nonostante sia dimissionario non poteva delegare su un atto dell’Unione. Il segretario della nuova struttura sarà Carolina Ferro, attuale segretario generale in municipio. “Andiamo avanti – dice l’assessore allo sviluppo economico Francesca Caruso che sta seguendo l’iter dei finanziamenti – l’Unione dei Comuni prende forma ed è fondamentale per i finanziamenti e non solo. Ci dà una prospettiva differente”. Entro fine mese, dovrà essere definita la strategia dei progetti.

I tre Comuni, costituiti nell’Unione, possono ambire a fondi per circa settanta milioni di euro. In serata, il consiglio comunale di Butera dovrebbe formalizzare la nomina dei tre consiglieri che entreranno nella struttura. Lo stesso dovranno fare le assisi civiche di Gela e Niscemi. In municipio, un possibile accordo tra le varie parti politiche non sembra a portata di mano e ci sarà da lavorare per evitare il muro contro muro. Sui finanziamenti, i Comuni dell’Area urbana funzionale, si giocano una parte consistente del prossimo futuro amministrativo e non solo. Accedere agli stanziamenti garantirebbe opere pubbliche che gli enti non sono in grado di coprire in maniera autonoma. Una necessità ancora più sentita a Palazzo di Città, afflitto dalla crisi finanziaria che non ha ancora una soluzione. Il coordinamento è affidato all’architetto Antonino Collura.

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